Deflagra il caso Bacca a Milanello. Il colombiano, uno dei pochi giocatori nella rosa che possa portare soldi freschi nelle esangui casse rossonere, è infuriato per il trattamento ricevuto dalla società e ha reso noto il suo rifiuto al West Ham. Inizia così un braccio di ferro che potrà davvero essere deleterio per il mercato del Milan: Bacca ha tutte le intenzioni di aspettare un club che disputi la Champions League: non è detto che questa pretendente ci sia, non è detto che questa pretendente sia disposta a pareggiare l'offerta da 30 milioni del West Ham.
Si era capito già all'arrivo di Bacca a Malpensa che qualcosa non andava. Il colombiano aveva risposto con un sorriso nervoso alle domande dei cronisti, lasciandosi andare ad una frase eloquente: "Non è una situazione normale". Difficile dargli torto: per fare mercato, non avendo altri soldi a disposizione, Adriano Galliani ha deciso di comune accordo con il nuovo tecnico Vincenzo Montella di sacrificare il suo bomber, uno dei pochi a salvarsi nell'ultima disastrosa stagione.
Squadre interessate ce ne sono parecchie, ma fino ad ora solo il West Ham si è fatto avanti con una proposta ritenuta adeguata dal Milan. Un Milan che nel frattempo ha deciso di non far partire per la tournée americana né Bacca né De Sciglio (altro indizio di mercato?). Un Milan che ad un mese dalla fine del mercato in pratica non si è ancora mosso, paralizzato dalla possibile ma fumosa cessione alla cordata cinese rappresentata dagli advisor Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff.