Finisce 6-1, come un set di tennis. L’Inter prende la batosta più pesante della sua estate nell’amichevole all’Ullevaal Stadion di Oslo, dove il Tottenham si diverte e va in rete con cinque giocatori diversi, condannando Mancini ad un ciclone di inevitabili critiche: apre le marcature il rigore di Kane, pareggio momentaneo di Perisic e nuovo vantaggio inglese prima dell’intervallo con Lamela. I nerazzurri, dopo un primo tempo giocato tutto sommato alla pari, spariscono dal campo nella ripresa e gli Spurs dilagano grazie a Alli, ancora Kane, Janssen e Harrison.
Scuote la testa Mancini, non potrebbe essere altrimenti. Dopo gli scivoloni nella tournée americana contro Bayern, Psg e Cska Sofia, arriva la quarta sconfitta del precampionato nerazzurro, la più pesante. Passano appena 5 minuti per vedere la prima rete del Tottenham: Ansaldi stende Walker in aria e Kane dal dischetto non sbaglia. La reazione dell’Inter arriva subito: verticalizzazione di Banega per Perisic che va via in velocità e fa l’1-1 al 23’. E’ il momento migliore dei nerazzurri, interrotto però bruscamente al 40’ da un bolide mancino di Lamela che si insacca sotto la traversa.
Troppo lo spazio concesso all’ex romanista dalla difesa dell’Inter, che non fa meglio al 52’ quando Alli triangola con Janssen e beffa Handanovic: tutti fermi! La squadra di Mancini è in bambola e al 57’ il Tottenham cala il poker: Lamela serve a destra Kane che prende la mira e segna in diagonale la sua doppietta personale. Gli Spurs non si fermano e al minuto 65 approfittano dell’ennesima dormita della difesa dell’Inter per fare il 5-1 con Janssen, trovatosi a tu per tu con Handanovic. Il sigillo sull’incontro lo mette al 77’ il neoentrato Harrison: per Mancini c’è tanto da lavorare.