Arrivano le prime sorprese nella Dakar 2017 che mette in scena la terza tappa, da San Miguel de Tucumán a San Salvador de Jujuy di 780 km, 364 di speciale. Fra le moto crolla l'australiano Price e vince lo spagnolo Barreda Bort che balza anche al comando della generale; fra gli italiani Botturi è 27esimo mentre Cerutti si ritira. Nelle auto, complice il guasto ad Al Attiyah, è tripletta Peugeot con Peterhansel davanti a Sainz e Loeb.
La terza tappa della Dakar 2017, interamente corsa in Argentina da San Miguel de Tucumán a San Salvador de Jujuy (780 km di cui 364 di speciale), emette i primi verdetti, almeno nelle auto. Crollano infatti le Toyota, su tutti quella di Nasser Al Attiyah: il principe del Qatar si è fermato al km 414 per un guasto, probabilmente ad una ruota, ed è ripartito con un ritardo pesantissimo che quasi certamente lo esclude dalla lotta per il titolo. Ne approfittano le Peugeot che centrano una tripletta con Stephane Peterhansel davanti a Carlos Sainz e Sebastien Loeb; quarto Mikko Hirvonen con la Mini. In classifica generale Loeb resta al comando con 42" di vantaggio su Sainz e 4'18" su Peterhansel.
Nelle moto è dominio assoluto di Joan Barreda Bort: lo spagnolo della Honda completa la prova in 4 ore, 23 minuti e 41 e rifila oltre 12 minuti al britannico Sunderland sulla Ktm e più di un quarto d'ora alle Husqvarna di Renet e Quintanilla; perdono molto terreno l'australiano Price, a quasi 22' con la Ktm, e De Soultrait con la Yamaha, a più di mezz'ora. Alessandro Botturi taglia il traguardo con 55' di ritardo mentre Jacopo Cerutti è costretto al ritiro a causa di un infortunio alla mano sinistra. In classifica generale Barreda Bort balza al comando con 10'20" di vantaggio su Sunderland e 13'42" su Gonçalves.
Giovedì è in programma la quarta tappa: si parte da San Salvador de Jujuy, in Argentina, e si arriva a Tupiza, in Bolivia, dopo 521 km, 416 di speciale.