Almanacco del ciclismo 2025 - 34° edizione

Pubblicato il 11 aprile 2025 alle 18:04
Categoria: Libri di Sport
Autore: Wilma Gagliardi

 Almanacco del ciclismo 2025 - 34° edizione

La pubblicazione festeggia i 30 anni e va controcorrente. Nel 2026 i   libri saranno due per ampliare la fantastica storia della disciplina. Pier Augusto Stagi - Almanacco del ciclismo 2025 - 34° edizione – Gianni Marchesini edizioni – Pag. 448 – Euro 39.00.                                  

di Giuliano Orlando 

Gli amici veri non si tradiscono mai.  Su questo principio etico, ho apprezzato da sempre, lo sforzo che l’editore Gianni Marchesini, compie a favore della disciplina, pubblicando l’Almanacco del Ciclismo, che nel 2025 giunge alla 34°edizione e trent’anni di servizio, facendolo conoscere ai lettori di Datasport, l’agenzia sportiva nata a Milano nel 1985 diretta da Sergio Chiesa, poi col sito nel 1995, nota su tutto il territorio nazionale per la puntuale informazione del calcio minore e altri sport.  Con una solida base di lettori. Nel contempo, sempre più convinto che gli editori delle pubblicazioni impropriamente ritenute minori, coltivino gelosamente un pizzico di sana follia. In questo contesto, Gianni Marchesini non fa eccezione alla regola. Infatti, per il 2026 promette il raddoppio: non un solo volume ma due!  Alla pubblicazione, impeccabile sui risultati del 2025, sui protagonisti e calendari della stagione, aggiungerà una seconda opera, inedita in Italia, dedicata agli albi d’oro di tutte le gare ciclistiche, comprese quelle che non vengono più disputate.  Un piccolo e importante gioiello della memoria. Marchesini, nel suo editoriale, ricorda il cammino del lavoro, che comprende almeno tre generazioni di campioni e anche di appassionati. L’avvio di questa splendida avventura inizia nel 1995, affiancando l’amico Lamberto Righi l’inventore dell’Almanacco. I vari passaggi nel ruolo di coordinatori, tutti di provata esperienza ciclistica, da Davide Cassani fino a Pier Augusto Stagi, proveniente da tuttoBici, ora web, che festeggia in simultanea. 

Per la cover è passato dal giallo brillante 2024 al verde intenso nel segno della speranza dell’odierna edizione, dove accanto a Tadej Pogacar, lo sloveno che sta oscurando la fama dei più grandi del passato e Remco Evenepoel, l’unico che nelle corse di un giorno può precederlo, meritano la cover pure i nostri Jonathan Milan ed Elisa Longo Borghini, capaci di realizzare imprese epiche. Nell’intervento del presidente federale Cordiano Dagnoni, proveniente dal mondo della pista, carriera culminata da pilota di derny con ori iridati dal 1978 al 1988. Che invita tutti a ricominciare, per migliorare ulteriormente, dopo un quadriennio impegnativo. Molti i traguardi da raggiungere e non solo agonistici, in un momento di profonde trasformazioni. In particolare, la ricerca di maggiore sicurezza e impianti per garantire la pratica e il miglioramento. Riconoscendo il contributo della pubblicazione, senza la quale il racconto del ciclismo non sarebbe lo stesso. Tornando all’editore, ricordando gli sponsor storici, doveroso il grazie ad Ernesto Colnago, sulla cui bici veleggia Tadej Pogacar. Persona di eccezionale capacità aziendale e innovativa sul piano tecnologico, ma anche una persona di grande generosità, col quale era sempre meraviglioso dialogare, in grado di dare al giornalista spunti interessanti.

Perché anche generoso?  Parecchi anni addietro, quando il sottoscritto pedalava da cicloamatore, andai per acquistare una sua bici, l’Ernesto mi face omaggio di un suo gioiello. Che non meritavo, visti gli scarsi risultati nonostante pedalassi sul meglio del mercato. Mi resta la soddisfazione di poter dire che per qualche anno ho corso sulla bici col trifoglio. Un onore e un orgoglio. Scusandomi per la divagazione, torno al compito principale. Scopro che in effetti il secondo libro è già una realtà,  avendo un precedente. Ovvero “L’Italia nella storia del Tour” scritto con Carlo Fontanelli, dove sulla corsa francese trovi tutto, ma proprio tutto. Per ricordare lo straordinario evento del 2024. Per la prima volta il Tour partiva dall’Italia e sul nostro territorio disputava ben tre tappe. Quanti italiani hanno preso parte alla corsa più massacrante al mondo, che ha superato i 120 anni? Dividendoli in quattro sezioni, sui rendimenti personali. Un lavoro di eccezionale interesse, proposto agli appassionati a soli 19,90 euro   anziché 29,90. Escluse spese di spedizione.

Entrando nel cuore del lavoro statistico, nel 2024 lo sloveno Tadej Pogacar, che nella stagione precedente era stato sopravanzato dal belga Jasper Philipsen, 26 anni, vincitore della Milano-Sanremo, capace di centrare 19 vittorie, contro le 17 dello sloveno, stavolta ha fatto tabula rasa, imponendosi in ben 25 corse, lasciando il belga Tim Merlier a quota 16 e il danese Mads Petersen a 12. Nota lieta per l’Italia, le undici vittorie di Jonathan Milan, fermo nel 2023 a tre successi. Una vera esplosione di questo campione che ha indorato la stagione vincendo il mondiale dell’inseguimento con un tempo stratosferico. Purtroppo l’altro grande campione di casa nostra Filippo Ganna, ha dimezzato le vittorie da sei a tre, pur conquistando molti podi, ma trovando un Remco Evenepoel in stato di grazia, nelle crono. Una stagione che conferma la nostra vitalità su strada, con 77 successi ottenuti dagli italiani. In un vorticoso succedersi di informazioni dalle squadre inserite nei vari circuiti, dal World Tour, dove ha dominato la Uae che tocca ben 82 vittorie, lasciando le immediate inseguitrici a 44 (Lidl Trek e Soudal Quick Step), ultima dei 17 team la Cofidis Solution Credits con 4 successi.

L’Italia purtroppo non ha un team.  Nel circuito Continentals la nota lieta italiana si chiama Matteo Malucelli della UKYO, capace di arrivare a 10 vittorie, vicino al colombiano Rodrigo Contreras (12) e l’estone Martin Laas (11). Per ciò che riguarda le grandi corse a tappe, Giro d’Italia, Tour e Vuelta, è un effluvio di informazioni. Statistiche e curiosità varie, particolari sulle tappe, le grandi fughe e tutto sulle crono, i prologhi e i Gran Premi delle montagne. Quanti hanno centrato l’accoppiata Giro e Tour? Tre volte Eddy Merckx, due Fausto Coppi, Bernard Hinault e Miguel Indurain. Una volta Jacque Anquetil, Stephen Roche, Marco Pantani e per ultimo, Tadej Pagacar. Quasi inutile ripetere che si trovano la composizione dei team. I titoli iridati di tutte le specialità, come i campionati continentali, dall’Europa all’Oceania. Idem per i campionati nazionali dall’Albania allo Zimbabwe, lungo un percorso che riguarda 114 nazioni.  Vi sfidiamo a pronunciare il nome dell’eritreo Amanu Grebreigzbahier, anche se l’austriaco Felix Grobssbhartner non scherza. L’attività degli U23, Juniores, allievi ed esordienti. Lo stesso criterio per il mondo femminile, dalla strada alla pista. Il calendario fuoristrada, ovvero il ciclocross e anche in questo settore la ricerca del particolare è quasi ossessiva. Una delizia per gli appassionati delle statistiche e non solo.  I nostri colleghi pedalano con tanto di Associazione (World Press Cycling Championship Committee), alla presidenza della quale è Roberto Ronchi e tra i membri figura Ilenia Lazzaro, la nostra collega, oro mondiale nel 2011, ‘12 e ‘13, rispuntata a sorpresa a Treviso nel 2019, capace di centrare un tris favoloso (sprint, crono e strada). L’Associazione italiana si chiama ACGI e ha sede a Pianoro nel bolognese.  Peccato che l’attività sia ferma dal 2022. Un particolare non da poco.                                                                                      

 Risultati e programmi della BMX, dalla Coppa del Mondo agli europei. Il Paraciclismo della stagione scorsa.  I Giochi di Parigi nel dettaglio, gara per gara, le classifiche per specialità.  Tutti i podi, compresi quelli italiani, con lo splendido oro di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini nella Madison, l’argento di Filippo Ganna nella cronometro e nel Madison maschile con Elia Viviani e Simone Consonni, il bronzo nell’inseguimento a squadre femminile. I mondiali tenutisi a Zurigo, lo scorso settembre, dove i due grandi favoriti Pogacar (strada) e Evenepoel (crono) hanno confermato i pronostici. Deludenti su strada, protagonisti a cronometro con Ganna (2) e Affini (3), oltre al bronzo nella crono a squadre mista.  Gli europei, allestiti a Zolder in Belgio, con la doppietta italiana nella cronometro, oro a Edoardo Affini e bronzo a Mattia Cattaneo e il bis nella cronometro mista a staffetta, davanti alla Germania e al Belgio.                                                                                                                                                 

 Arrivare a quota 30 edizioni, col cartaceo dato per spacciato da decenni, ma pervicacemente resistente, è una vittoria non da poco. Il libro è diventato un compagno di viaggio che anno dopo anno crea un legame affettivo sempre più forte. Se il ciclismo non è in crisi e non lo è, crescono gli appassionati e l’acquisto dell’Almanacco, ne rappresenta la conseguenza più logica.  Dopo la rivoluzione tecnologica che preannunciava l’epoca del sito sul pc, e il funerale del cartaceo, da qualche anno sta avvenendo una incredibile inversione di tendenza, che comprende il disco in vinile e il vecchio ma indistruttibile libro. Ovvero la necessità umana di sentire, toccare ciò che ascolti o leggi.                                                                                                                                         

 Per questo auguro con tutto il cuore che quel pizzico di follia che alberga nel cuore di Gianni, la spunti sulle previsioni     tecnologiche.                                                                                                                                                                                        

Doveroso ricordare gli inserzionisti, i benefattori che contribuiscono alla continuità dell’opera. Ovvero Campagnolo, Moa Nalini, Mapei Sport, Sgarzi, Tuttobiciweb, Fotoreporter Sirotti, Team Delio Gallina. Per informazioni chiamare lo 051.6259817, per l’acquisto inviare e-mail a: info@almanaccodelciclismo.it. Oppure  a GEO edizioni. Tel. 0571.924051- 347.5358962. Email: geoedizioni@yahoo.it.

Giuliano Orlando