Dopo un rinvio per pioggia, uno per disordini nel prepartita e la decisione di spostarsi a Madrid il River Plate si prende la Copa Libertadores 2018 3-1 ai supplementari dopo una partita che non ne voleva sapere di finire. Il Boca va in vantaggio, si fa raggiungere dall’ex Genoa Pratto nel secondo tempo e Gallardo azzecca la mossa che cambia la partita: Quintero, inserito per Ponzio. L’ex Pescara si piazza in mezzo al campo e comincia a far girare i suoi : il pareggio arriva dieci minuti dopo, l’espulsione di Barrios nel supplementare fa il resto. Anche se nel finale il Boca prova a pareggiare in 9 e colpisce un palo al 120’.
Il primo tempo inizia con una sequenza di falli e imprecisioni tecniche da entrambe le parti. Al 10’ il primo brivido lo regala il River: Maidana svirgola il cross avversario e per poco non infila la sua porta. Sul corner seguente il Boca sfiora il vantaggio con Pablo Perez che tutto solo sul secondo palo gira in porta: Armani blocca. La partita prosegue spezzettata fino al 30’ quando ancora il Boca sfiora il gol: punizione di Benedetto, palla ancora a Pablo Perez e palla a lato di un soffio sul diagonale. Il River non riesce a prendere in mano il match ma nel finale arriva il gol del Pipa: splendida palla filtrante di Nandez per Benedetto, che sfugge ai centrali del River e solo davanti ad Armani non sbaglia.
A 45’ minuti dall’inferno il River sembra svegliarsi: dopo 4 minuti nella ripresa Fernandez sfiora l’incrocio con un mancino a giro da fuori area. Al 57’ Pratto viene steso da Andrada in uscita ma Cunha fischia fallo in attacco sebbene abbia ricorso al Var. Gallardo allora si affida all’ex Pescara e Porto Quintero mentre Schelotto cambia Benedetto con Abila. Il Boca è chiuso dietro ma al 67’ dopo un meraviglioso triangolo tra Fernandez e Palacios è ancora Lucas Pratto, ex Genoa, a pareggiare e far sperare i MIllionarios. Da lì però il River è molto più sciolto mentre il Boca, privato del suo riferimento offensivo Benedetto fa fatica a trovare linee di gioco pulite. Gallardo inserisce Mayada per Montiel ma al 77’ Cunha ordina un calcio di punizione a due in area River per un intervento con piede a martello di Pinola, seguono due minuti di stallo alla “messicana” ma il Boca non riesce a combinare nulla.
La partita si conclude senza altri grandi sussulti, Schelotto inserisce il simbolo Xeneize Gago, con un passato anche al Real Madrid, e si va ai supplementari: al 93’ Barrios entra duro su Palacios e si fa ammonire per la seconda volta lasciando i suoi in dieci. In campo e sugli spalti regna il terrore e i Millionarios non trovano subito modo per sfruttare la superiorità, il tecnico del Boca butta dentro Jara per Villa, cercando di gestire l’inferiorità dei suoi. Nel finale del primo tempo c’è un sussulto dalle parti di Andrada prima con Quintero dalla distanza poi con Alvarez ma anche la sua girata di sinistro non inquadra la porta.
E al minuto 109 il colombiano ex Pescara firma il 2-1 con una magia dal limite: controllo e tiro in una frazione di secondo che si spegne sotto la traversa. Zuculini entra per Nacho Fernandez tra i Millionarios mentre Schelotto si affida a Tevez. Gli ultimi dieci minuti sono vibranti: Andrada gioca praticamente da libero, Gago cade male e lascia i suoi in 9 e il campo in lacrime. Gli Xeneizes ci provano con il cuore ma non riescono ad avere la meglio sulla difesa del River e si espongo in modo folle al contropiede River. Eppure nel finale Jara colpisce clamorosamente il palo, seguono una serie di corner per il Boca che manderebbero in tachicardia anche il più duro dei tifosi Millionarios e all’ultimo secondo la beffa: Quintero salta Andrada e lancia Martinez in campo aperto, la corsa e la palla depositata in rete consegnano il River Plate alla storia.