Domenica 23, città invasa da oltre 60.000 tapascioni, provenienti da tutto il mondo per partecipare alla Stramilano
Orari e percorsi alla Run Generation 2025
di Giuliano Orlando
Attenzione, attenzione. Si avvisano tutti i cittadini di Milano, che domenica 23 marzo, è prevista l’invasione di oltre 60.000 tapascioni, altrimenti definiti jogger, giunti da tutto il mondo, che prenderanno pacificamente possesso della capitale lombarda, percorrendola chi di corsa e chi camminando, iniziando da Piazza del Duomo alle 9,30. Parlo della Stramilano, evento che si ripete da 52 anni, oltre il mezzo secolo, diventato talmente popolare da aver superato come logo primario, il mitico panettone e il Duomo, la più grande espressione gotica al mondo. Lungo i dieci chilometri previsti i partecipanti, imboccheranno via Mengoni e via Santa Margherita per ritrovarsi nella favolosa Piazza della Scala, quindi via Case Rotte e Largo Mattioli fino a Piazza Meda e Corso Giacomo Matteotti, alternando vie e piazze, nel cuore della città storica. Piazza San Babila, Corso Venezia e Piazza Oberdan fotografano il passato, il presente e il futuro. Procedendo verso Ovest, ecco viale Majno, piazza del Tricolore, viale Bianca Maria, piazza Cinque Giornate e il lungo viale Regina Margherita, fino a piazza Medaglie d’Oro e viale Filippetti che guarda verso porta Romana, quindi viale Beatrice d’Este e piazza XXIV Maggio, viale Papiniano, piazzale Francesco Baracca, via XX Settembre, viale Pietro e Marie Curie, viale Milton e, finalmente, l’Arco della Pace, con l’approdo dell’infinito esercito pacifista, che trova nel grande spiazzo dell’Arena l’opportunità di riposare e fare incontri tra amici vecchi e nuovi. Questo è il primo capitolo. L’altro è quello agonistico, ovvero la mezza dove si danno appuntamento alcuni dei più forti specialisti in assoluto, partita alle 8,30 da Piazza Castello, con arrivo previsto sempre sullo stesso punto del via. Ultima solo per l’orario, la Stramilanina di 5 km. dove saranno alla partenza i runner in miniatura con genitori e nonni e anche gli amici a quattro zampe, che da questa edizione hanno il loro posto ufficiale. In tutte le tre manifestazioni funzioneranno i punti di ristoro, come sempre ben riforniti. All’arrivo la medaglia ricordo. La Stramilano classica, quella non competitiva da tempo fissata a 10 Km. è nata nel lontano 1972 ad opera di Francesco Alzati, Camillo Onesti e Renato Cepparo, sulle orme della più antica Milano-Proserpio di 42 Km. alla quale il Fior di Roccia, la polisportiva milanese che alternava corse e sciate, partecipava con i suoi migliori atleti. Nel libro “Stramilano in cento storie” uscito nel 2000, a cura di Gianluca Martinelli, oggi un gioiello editoriale introvabile, dove le firme più illustri del giornalismo, oltre a varia umanità, più o meno titolata, ha raccontato l’esperienza personale a riguardo. Nello specifico la mia testimonianza, con parecchie partecipazioni alle spalle, ha l’articolo più lungo, un primato simpatico ed emblematico. La Stramilano che ha cambiato distanza non poche volte, resta da sempre il simbolo dell’idea di far correre i milanesi, coinvolgendo nel tempo tutto il mondo, visto che tra un’edizione e l’altra si sono iscritti rappresentanti di quasi 120 nazioni, l’ennesimo primato. La corsa competitiva nasce nel 1976 a vede svettare il colombiano Victor Mora, precedendo i nostri Franco Fava e Giuseppe Cindolo. Lungo il suo percorso storico la corsa è salita di qualità, raggiungendo la vetta di mezza più rapida al mondo. Questo accadeva alla fine degli anni ’90, per merito del keniano Paul Tergat, al quale va il primato delle sei vittorie e la miglior prestazione mondiale nel 1998 con uno strepitoso 59’17”. Un grandissimo campione, portato in Italia dal dottor Rosa, che organizzò la gara per molti anni. L’italiano più vincente è stato Alberto Cova (1983, 1984 e 1986), mentre Gelindo Bordin risulta l’ultimo italiano vincitore della corsa nel 1987. Quella femminile emette il primo vagito solo nel 2004, edizione vinta da Tiziana Alagia, seguita dal trittico della magiara Aniko Kalovics, dal 2005 al 2007, dal 2009 è quasi sempre stata musica africana, con due soli acuti italiani, nel 2012 grazie a Valeria Straneo e nel 2022 con Giovanna Epis, dopo una sosta dovuta alla pandemia nel 2020 e 2021. Lo scorso anno l’etiope Anchinalu Genaneh correndo in 1h.07’55” ha ottenuto uno dei migliori crono in assoluto. A questo punto, non mi resta che augurare a tutti buona corsa e ottima passeggiata.
Giuliano Orlando