L’INTER VINCE IL DERBY ED E’ CAMPIONE D’ITALIA PER LA VENTESIMA VOLTA!

Pubblicato il 23 aprile 2024 alle 01:04
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Wilma Gagliardi

di Francesco Montanino

L’Inter si aggiudica anche il 261mo derby della “Madunina” e conquista la matematica certezza dello scudetto, con ben cinque giornate di anticipo: giusto il 2-1 con cui i nerazzurri hanno regolato i “cugini” rossoneri anche nella stracittadina di ritorno, con una condotta di gara attenta per 80’, salvo poi concedere qualcosa nel convulso finale quando il Milan ha provato a guastare la festa. È apparso tardivo il risveglio dei milanisti, apparsi a lungo in balia dell’avversario e incapaci di creare gioco e occasioni.

Dopo un inizio al piccolo trotto, gli uomini di Inzaghi acceleravano e alla prima vera occasione del match passavano: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Acerbi al 18’ trovava il tempo e lo spazio giusti per trafiggere Maignan, con la difesa rossonera colpevolmente ferma. Sulle dell’entusiasmo, i nerazzurri insistevano e andavano vicinissimi al raddoppio in altre due circostanze con Lautaro e Thuram che sbagliavano da favorevolissima posizione. Nel mezzo, i rossoneri provavano a scuotersi con Leao ma il portoghese era poco lucido davanti a Sommer. Il tempo si concludeva con un’occasione per parte nello stretto giro di sessanta secondi, con Sommer e Maignan sugli scudi rispettivamente sui tentativi ravvicinati di Reijnders e Mkhitaryan. 

La ripresa si apriva subito con il raddoppio di Thuram (49’) che, dopo aver lavorato un buon pallone servitogli da Bastoni, faceva partire una stoccata che trafiggeva per la seconda volta Maignan. Pioli, a questo punto, provava le mosse della disperazione lanciando nella mischia Giroud, Chukwueze e Okafor e dopo una pressione abbastanza sterile, all’80’ arrivava il gol che riapriva il discorso: era Tomori a colpire di testa in maniera decisiva e a dare un senso agli ultimi minuti di gioco. L’Inter sbandava e, qualche istante dopo, era Pavard a salvare qualche metro più avanti della fatidica linea bianca, il possibile 2-2. Il finale di gara era convulso, con scontri in mezzo al campo che si succedevano e nel recupero Theo Hernandez e Dumfries venivano alle mani, con l’arbitro Colombo costretti ad estrarre per entrambi il cartellino rosso. I rossoneri si gettavano disperatamente in attacco, alla ricerca del pareggio, collezionando solo calci d’angolo ma senza realmente tirare verso la porta difesa da Sommer.

Al triplice fischio finale, i nerazzurri potevano far esplodere la propria festa davanti alla Curva Nord in completo visibilio. Il successo nel derby vale – come accennato in sede di commento - lo scudetto perché adesso anche la matematica da conforto ai nerazzurri che dunque succedono al Napoli, più o meno allo stesso modo di quel che fecero i partenopei: un dominio quasi mai messo in discussione nel corso della stagione e che ha trovato la propria evidenza nel girone di ritorno quando gli uomini di Simone Inzaghi hanno dato a spallata decisiva, sconfiggendo nello scontro diretto la Juventus e ampliando il divario con i bianconeri, con il trascorrere delle giornate.

La classifica dice che l’Inter adesso è salita a quota 86 e con altre cinque partite da disputare mira a sfondare il muro dei 100 punti; il Milan conserva il secondo posto a 69 punti ma deve guardarsi dall’assalto della Juventus (prossima loro avversaria nel match decisivo per la piazza d’onore) e del sorprendente Bologna che adesso è a meno 7. Nel prossimo turno, l’Inter invece ospiterà il Torino al “Meazza - San Siro” nella prima delle passerelle con cui festeggiare il titolo e concludere il campionato.

Francesco Montanino