IL NAPOLI RIFILA UN POKER AL MONZA E SI RILANCIA PER UN PIAZZAMENTO EUROPEO
Nella settimana dell’annuncio dell’uscita del film sullo scudetto, il Napoli espugna l’”U-Power Stadium” con una sonora vittoria ai danni del Monza, fornendo una prestazione in deciso chiaroscuro. Azzurri in versione double-face, quelli visti contro i biancorossi: a un primo tempo involuto e – per certi versi – irritante, così come hanno testimoniato i fischi e la contestazione rivolti a giocatori e presidente De Laurentiis, ha fatto da contraltare una ripresa finalmente affrontata da squadra campione d’Italia.
L’avvio dei partenopei era aggressivo, ma alla prima azione offensiva a passare in vantaggio era il Monza: Zerbin superava Di Lorenzo e pennellava un cross in piena area azzurra sul quale Djuric svettava in beata solitudine beffando Meret. Colpevole, anche in questa circostanza, Juan Jesus letteralmente piantato a terra. La reazione degli azzurri si concretizzava con una conclusione in piena area di Di Lorenzo che sprecava in malo modo da ottima posizione e da Kvaratskhelia che si faceva ipnotizzare da Di Gregorio, quasi allo scadere del primo tempo. Nel mezzo, un rigore abbastanza netto negato dal mediocre Doveri a Ngonge che cadeva in area brianzola, dopo un contrasto con Zerbin: né l’arbitro, né il VAR ravvisavano gli estremi per la massima punizione anche se la sensazione era che il penalty fosse lapalissiano.
Nella ripresa, i partenopei entravano in campo con ben altro piglio e ribaltavano totalmente il match nello stretto giro di 6 minuti. Dopo un gol annullato a Ngonge per un fuorigioco di rientro, era Osimehn a firmare il pareggio al 55’ con un imperioso stacco di testa su cross di Anguissa. La rete sboccava gli azzurri che non si fermavano e due minuti dopo operavano il sorpasso con una conclusione fantastica di Politano che valeva il 2-1. Il vantaggio acquisito non placava la fame del Napoli che al 61’ addirittura realizzava il terzo gol con un gioiello balistico di rara potenza e precisione di Zielinski. Partita finita? Macché: nemmeno il tempo di aggiornare il tabellino che Colpani la riapriva con un’altra bella conclusione a giro che però trovava la deviazione decisiva di Juan Jesus. A spegnere però sul nascere le velleità di rimonta dei brianzoli, ci pensava Raspadori lesto a spingere in rete un pallone vagante dopo una respinta di Di Gregorio su conclusione velenosa di Di Lorenzo. Era il gol che di fatto chiudeva la contesa, perché il Napoli, nei restanti minuti, si limitava a gestire senza correre inutili rischi e il Monza non ne aveva più per provare a riaprire di nuovo il match.
Per effetto di questo risultato, il Napoli scavalca la Lazio al settimo posto in classifica e rilancia le proprie quotazioni per ottenere quantomeno un piazzamento per entrare in Europa League o Conference League; rimandato invece il salto di qualità per il Monza che ha cullato il sogno dell’aggancio proprio al Napoli per un tempo, prima di crollare sotto i colpi dei detentori del titolo in carica.
Nel prossimo turno, gli azzurri ospiteranno il Frosinone al “Maradona” nel lunch-match domenicale e avranno l’occasione di dare continuità al successo odierno oltre che di vendicarsi dell’inopinata eliminazione in coppa Italia subita proprio dai ciociari; per gli uomini di Palladino invece c’è la difficile trasferta sul campo della rivelazione Bologna, in piena lotta per un posto in Champions League.
Francesco Montanino