Stangata per il Foggia, ma solo a metà. Il club pugliese, infatti, è stato accusato di illeciti amministrativi nelle due stagioni di Lega Pro 2015/2016 e 2016/2017 (quella della promozione in Serie B). Si è svolto il processo sportivo ai rossoneri, e l'esito del primo grado è sia da bicchiere mezzo pieno che da bicchiere mezzo vuoto. La Procura Federale, al momento del deferimento, aveva chiesto addirittura la retrocessione in Serie C, mentre la prima sezione disciplinare del Tribunale federale, presieduta da Cesare Mastrocola, ha accolto solo in parte le richieste.
E' arrivata, infatti, la penalizzazione di 15 punti, da scontare dal Foggia nella Serie B 2018/2019. Scongiurato, quindi, lo scenario della retrocessione, ma nella prossima stagione i pugliesi, da pochi giorni ufficialmente guidati in panchina da Gianluca Grassadonia, dovranno fare un'incredibile rimonta per conservare la categoria. Basti pensare che, se la sanzione fosse applicata alla classifica della Serie B 2017/2018, il Foggia sarebbe terzultimo e, quindi retrocesso. Prosciolto Lucio Fares, presidente e responsabile legale del club nelle due stagioni incriminate: si trattava di una persona con un ruolo non operativo, senza poteri e riconoscimenti economici. In questo modo, è caduta l'ipotesi di respobsabilità diretta del Foggia, ma è rimasta quella oggettiva in 13 casi. Al processo era presente anche l'Entella, in quanto potenziale ripescata in caso di retrocessione: entrambi i club faranno appello. Condannati, invece, il patron Fedele e Francesco Sommella: cinque e quattro anni di inibizione. Tre mesi di sanzione, invece, per Roberto De Zerbi, allenatore nel 2015/2016 e ora nuovo tecnico del Sassuolo.