Buon compleanno 'Sua Altezza Aerea'. Il mondo dello sport, ma non solo, celebra il 50esimo compleanno di Michael Jeffrey Jordan, mezzo secolo segnato indelebilmente da uno dei più celebri sportivi della storia. Uno dei grandissimi, come Muhammad Alì, come Carl Lewis, come Diego Armando Maradona, come Pete Sampras, come Tiger Woods, come Michael Schumacher. 50 anni da vincente, da alieno che è sceso sulla terra e ha diffuso il verbo della pallacanestro che con lui ha conosciuto la grande globalizzazione. Negli anni Novanta le canotte rossonere con il numero 23 si sono diffuse a macchia d'olio perchè Jordan, o Air Jordan, visto l'ormai indossolubile binomio col brand Nike, si è trasformato da atleta a icona dello sport. Un simbolo che ancora oggi, a dieci anni dal suo addio alla pallacanestro giocata, rimane il testimonial del basket, senza nulla togliere ai campioni di oggi come Kobe Bryant e LeBron James, i primi indiziati a raccoglierne l'eredità.
Con Michael la pallacanestro è diventata uno stile di vita, un modo di vestirsi e di comportarsi, a cui si è legata una determinata musica e ha accolto tantissimi seguaci nel mondo. Il mito di Jordan vive, il suo marchio, il Jumpman, l'omino stilizzato che schiaccia con le gambe aperte, è unico e vale milioni e milioni di dollari: dal 1985 la Nike fa uscire ogni anno un nuovo modello di scarpe dedicato a MJ e questo succede ancora oggi, con grande successo. Per non parlare di tutta una linea di abbigliamento e di eventi, marchiati Jordan.
“Il migliore che ci sia mai stato, il migliore che mai ci sarà”, recita la targa sulla statua a lui dedicata che domina l'esterno dello United Center, l'arena di Chicago in cui si è esibito con i Bulls. Un giocatore speciale, un uomo che quando era in campo trasudava forza, carisma, leadership e onnipotenza cestistica, dava l'idea di non poter perdere, mai. L'unico che abbia davvero dato la sensazione di volare, sopra tutto e tutti. Tanti auguri Air Jordan.