Non bastano coraggio e grinta a Ravenna per fermare la marcia della rivelazione Verona. Al Pala De Andrè, nella quinta giornata di A1, la Calzedonia s'impone 3-2 sulla CMC al termine di una partita combattutissima (25-21, 25-27, 25-16, 35-37, 15-11). Nell'economia del match decisivo il quarto set: se lo aggiudicano i padroni di casa, che poi al tiebreak pagano lo sforzo. I veneti, che tornano al successo dopo il ko di Perugia, balzano così al terzo posto in classifica, al pari di Trento. Per i romagnoli quarto stop, secondo conscecutivo: adesso sono penultimi.
Nel primo set le squadre procedono punto a punto, sino allo scatto della Calzedonia che scappa sul 21-18 con Ter Horst in attacco e a muro: Ravenna torna ad una lunghezza, ma Zingel e Gasparini regalano il primo parziale agli ospiti. Nel secondo la CMC inizia a far sul serio e si porta subito avanti trascinata da Tillie: prima 8-5, poi 15-11. Scaligeri combattivi che con il muro di Blasi riacciuffano il 22-22, ma poi rovinano tutto con due invasioni e Cebulji chiude in attacco. Il terzo set è il più rapido: i romagnoli tengono testa solo sino all'8-8, poi crollano sotto i colpi di White (18-12), Ter Horst (21-14) e Zingel (25-16).
Nel quarto set regna sovrano l'equilibrio: l'olandese Klapwijk gioca forte, Anzani risponde. Gli scaligeri stanno sotto per quasi tutto il parziale, ma poi mettono la freccia e sorpassano sul 19-18. All’ace di Anzani risponde Tillie, si va ai vantaggi: il parziale è lunghissimo, si va avanti per 44 minuti, alla fine la spunta Ravenna dopo sette match ball annullati ai gialloblù. Uno sforzo notevole, che la CMC paga al tiebreak: Verona parte bene e trova addirittura tre ace di Zinglel che valgono il 7-2. Cebulj prova a condurre la rimonta (10-13), ma Ter Horst e Gasparini regalano i due punti alla Calzedonia.