"Portiamo la nazionale ad allenarsi su un campo confiscato ai mafiosi". Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, aderisce ad un invito di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l'associazione nata nel 1995 che coordina la società civile nella lotta contro le mafie.
Nel corso della consegna al ct Cesare Prandelli del Premio Bearzot, organizzato dalle Acli, Don Ciotti ha coinvolto il team azzurro in un progetto di forte significato: "Quel campo in Calabria è stato tolto alla 'ndrangheta sette anni fa. Quando i nostri ragazzi lo hanno visto per la prima volta sono letteralmente inmpazziti di gioia. Ma poi, per sette lunghi anni, l'organizzazione mafiosa, con le pressioni e le minacce, ha fatto in modo che non vi si giocasse mai. Serve un segnale forte".
E il numero 1 della Federazione ha immediatamente accolto la richiesta: "Accettiamo la sfida: quando sono positive, occorre sempre provare ad affrontarle".