Il calcio italiano perde un pezzo della sua storia: si è spento infatti all'età di 83 anni Giuliano Sarti, il portiere bolognese che in carriera ha vestito le maglia di Juventus e Fiorentina, ma soprattutto è ricordato come il numero uno della grande Inter di Helenio Herrera degli anni Sessanta. Sarti, che è morto nella sua casa di Firenze, ha vestito anche la maglia della nazionale totalizzando 8 presenze tra amichevoli e gare di qualificazione.
Il suo stile tra i pali era unico ed è diventato un riferimento nel ruolo per la sua epoca. Con la Fiorentina ha giocato 9 stagioni, dal 1954 al 1963, vincendo uno Scudetto, una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe; ha chiuso la carriera nella Juventus con 10 presenze totali in due annate, 1968-69 e 1969-70. In mezzo la grande epopea nell'Inter di Herrera, lui che era il primo dell'indimenticabile formazione che iniziava con "Sarti, Burgnich, Facchetti...". In cinque stagioni, dal 1963 al 1968, coi nerazzurri vince tutto: due Coppe dei Campioni consecutive, '64 e '65, e due Scudetti di fila, '65 e '66, più due Coppe Interncontinentali, sempre consecutive nel 1964 e 65.
"È stato l'incipit di una canzone, il primo nome di 11 che hanno scritto la storia del calcio e dell'Inter. Il simbolo di un'era, quella firmata dal presidente Angelo Moratti e da Helenio Herrera, che mise il club nerazzurro e la città di Milano al centro delle cartine d'Europa e del mondo. Giuliano Sarti è stato uno dei più grandi portieri italiani, rappresentante di una tradizione simbolo ed eccellenza del nostro calcio. Ha vinto tantissimo e ha amato i nostri colori. Oggi, circondato dall'affetto dei suoi cari, il portiere della Grande Inter ci ha lasciato. A lui, alla sua famiglia, va l'affetto e il pensiero commosso di tutta F.C. Internazionale e dei tifosi nerazzurri", il messaggio di cordoglio dell'Inter.