Massimiliano Allegri torna a sorridere, dopo una settimana ricca di tensioni, in seguito alla sconfitta interna contro la Sampdoria. Alla seconda il Milan non tradisce e batte il Bologna 3-1 al Dall'Ara, decisiva la tripletta del neocentravanti rossonero. "Pazzini? "Sicuramente non è ancora in ottime condizioni perche' ha giocato oggi per la prima volta dall'inizio dopo tanto tempo passato ai box - spiega il mister a fine partita ai microfoni di Sky- Ha avuto anche una buona tenuta e sono contento, come sono contento di quello che ha fatto la squadra, anche se c'è da migliorare".
Il tecnico toscano prova anche ad allontanare le polemiche tra lui e la società, dopo le dichiarazioni sugli obiettivi del Milan per la prossima stagione. "Non ci sono problemi tra me e Galliani, e neanche con il presidente, anche perchè ci sentiamo una decina di volte al giorno. Credo che sia stato ben chiaro: lui ha detto che la squadra deve lottare per vincere il titolo, ma questo non cambia quello che ho detto io e quelli che sono gli obiettivi del Milan, cioè arrivare ai primi tre posti. Quindi, se si lotta per arrivare ai primi tre posti, di logica conseguenza si dovrebbe lottare per il campionato".
Applausi per l'ultima settimana di mercato, lo conferma con i cambi l'allenatore livornese, che nonostante le non brillanti condizioni mette in campo: Nyang, De Jong e Bojan. "Ringrazio il presidente e Galliani - dice Allegri - che sono stati molto bravi a fare questi acquisti, come il ragazzo di 17 anni (Nyang ndr) che ha debuttato questa sera". In campo tutti e tre, un segnale? "No, non era un segnale. De Jong - risponde - è un giocatore importante, di livello internazionale. Bojan, con tante partite nel Barcellona, ha 22 anni e tante qualità, ma va fatto crescere come tutti i giovani. Credo che mettere tante pressioni addosso non serva a niente".
Le preoccupazioni di Allegri riguardano piuttosto la difesa, tutta da ricostruire dopo gli addii di Nesta e Thiago Silva. "E' una squadra nuova, che oggi ha giocato con due '92 dal primo minuto e che nonostante le prestazioni altalenanti che possono aver avuto questi due ragazzi - sottolinea ancora - ha mostrato la crescita, il vantaggio. C'e' una difesa tutta da ristrutturare, visto che mancherebbe il terzino titolare, che è Abate; manca Mexes, che l'anno scorso è diventato titolare dopo l'infortunio; c'è Acerbi, che è nuovo. C'è bisogno di tempo, ma è normale che queste vittorie facciano bene".