"Domani sarà la partita più importante da qui a fine dicembre". Massimiliano Allegri ha le idee molto chiare per quanto riguarda la prima gara di campionato del suo Milan domani sera a San Siro contro la Lazio. Una sfida fondamentale perchè è la prima gara ufficiale, Supercoppa a parte, in vista del match col Barcellona e quello col Napoli. "Domani sarà una partita difficile perchè è la prima che giochiamo in 20 giorni a parte l'amichevole di Como. Per fortuna la condizione fisica è buona e l'approccio mentale pure. Un po' di nazionali sono andati in giro a giocare e questa è una cosa buona". La Lazio è un avversario temibile: "La Lazio quest'anno lotta per il campionato, si è rinforzata e come noi gioca insieme da un anno. E' una squadra molto simile come gioco ma differente come caratteristiche con gli innesti di Cissè e Klose davanti. Giocherà una partita a viso aperto e credo che non giocheranno a metà campo come l'anno scorso".
Il tecnico rossonero non si sbilancia sulla forza di questo Milan ("Se è più forte lo vedremo a fine giugno se porteremo a casa campionato, Champions e Coppa Italia") ma di certo ringrazia la società per gli sforzi sul mercato: "Innesti importanti in ruoli diversi ne avevamo bisogno sia con Mexes, anche se non è ancora a disposizione ma lo sarà presto, Taiwo, El Shaarawy e gli ultimi due Aquilani e Nocerino. Poi sono contento che non sia stato venduto nessuno dei nsotri top player, nonostante l'Italia stia passando un momento non facile".
Per quanto riguarda la formazione con la Lazio, Allegri opererà in vista anche dell'impegno di Champions con il Barcellona: "Gattuso in campo con la Lazio poi ci saranno due-tre cambi in vista di martedì. Robinho è difficile che possa essere disponibile per domani. Gli ultimi due arrivati? Sono a disposizione, può essere che uno dei due parta subito. Nocerino è già abituato a giocare in un sistema di gioco così, percui è più facile l'inserimento". Infine una battuta su Pippo Inzaghi, escluso dalla lista Champions: "Con Pippo ho riparlato il giorno dopo l'ufficializzazione delle liste e gli ho ripetuto ciò che avevo detto al telefono. Sono il primo ad essere dispiaciuto ma ho cercato di fare delle scelte sempre per il bene del Milan. Rimane comunque il fatto che Inzaghi è la storia del Milan soprattutto in Europa e avrà a gennaio la possibilità di tornare in lista".