Una sfida da vincere. Ormai per Massimiliano Allegri la rincorsa alla Champions League con la Juventus è diventata questo, e nel 2018-19 tenterà l'assalto alla coppa dalle grandi orecchie con un Cristiano Ronaldo in più e una rosa di prim'ordine. Il suo presente, però, poteva essere totalmente diverso: dopo l'addio di Zidane, il Real Madrid l'aveva corteggiato per qualche giorno, nella speranza di fargli dire addio alla Vecchia Signora e portarlo sulla propria panchina per dare vita a un nuovo ciclo vincente. Allegri, però, ha rifiutato, ed è lui stesso a confermarlo e pronunciare parole d'amore e grande rispetto per la società torinese.
Il tecnico livornese ha parlato alla rivista Stile Mese, partendo proprio dai contatti coi blancos: ''Ho detto no al Real Madrid perchè avevo preso un impegno col presidente Andrea Agnelli. Il Real è il più grande club al mondo, il sogno di ogni allenatore, ma ho declinato la proposta perchè ho grande rispetto della Juve e mantengo sempre la parola data''. Allegri vivrà così il quinto anno alla guida dei bianconeri, e ormai è una sorta di bandiera (come fu Lippi), anche se l'allenatore juventino rifiuta questa etichetta: ''Non mi sento una bandiera, non voglio neppure lontanamente essere paragonato a Buffon o Del Piero. Sono giocatori che hanno scritto la storia della squadra e del calcio italiano, io sono qui da quattro anni''. Anni vincenti, nei quali ha sempre vinto scudetto e Coppa Italia: ora tenterà di portare a casa la Champions League. D'altronde, per un curioso scherzo del destino, pur rifiutando il Real Max Allegri si è ritrovato in rosa CR7: chissà che questa non sia la volta buona per lui e per la Juventus.