L'ultima giornata della fase a gironi di Champions League è decisiva per il destino dell'Atalanta: la Dea, al Gewiss Stadium, sfida il Villarreal in un match da dentro o fuori. Andiamo a vedere le combinazioni possibili e l'andamento recente delle due squadre.
La vittoria in casa del Napoli ha permesso all'Atalanta di ridurre il gap dalla vetta della classifica in Serie A e di tornare sotto nella corsa allo Scudetto. Un risultato incredibile, frutto di anni di lavoro al top con Gasperini e di una dirigenza che ha saputo fare i giusti investimenti, senza vendere titolarissimi in estate come accadeva invece negli anni scorsi per monetizzare e investire nuovamente sul mercato. La terza qualificazione in Champions League dell'era Gasperini ha garantito diversi mln alle casse del club, tanto che la società si è rinforzata con acquisti importanti e mirati, aumentando la profondità della rosa e dando a Gasp diversi ricambi in ogni ruolo. L'Atalanta, dopo la vittoria di Napoli, se la vedrà con il Villarreal nell'ultima giornata del gruppo F. Un match da vincere a tutti i costi, anche perché la Dea è padrona del proprio destino: in caso di vittoria, infatti, Zapata e compagni saranno certi di approdare agli ottavi di finale, scavaldando proprio gli spagnoli, avanti di due punti, mentre in caso di pareggio o sconfitta l'Europa League sarebbe realtà, a meno che lo Young Boys non riesca a sconfiggere lo United già qualificato.
La sfida del Gewiss Stadium rappresenta una finale e il match dell'andata (finito 2-2) evidenzia come le due squadre possano essere considerate alla pari. Il Villarreal è una solida realtà del calcio spagnolo, ha vinto l'ultima Europa League contro il Manchester United anche se quest'anno, tra infortuni pesanti (Gerard Moreno fuori a lungo) e passaggi a vuoto, sta disputando una Liga sottotono, come testimonia il tredicesimo posto attuale con soli 16 punti in 15 partite, a +4 dalla zona retrocessione e già a -13 dalla zona Champions. Emery, però, sa come si fa in Europa e può giocare per due risultati su tre, visto che il pareggio premierebbe il Sottomarino giallo, che tornerebbe in una fase ad eliminazione diretta di Champions League dopo 12 anni (2008-2009) dall'ultima volta. Appuntamento, dunque, per la storia anche se una retrocessione in Europa League darebbe comunque valore al percorso fatto in questi anni dalla squadra con sede in un piccolo paesino di 50mila abitanti nella comunità valenciana.