Al Luzhniki, Sampaoli sorprende tutti, lanciando dal primo minuto l'esterno del Psg Lo Celso, relegando in panchina Paulo Dybala. Il primo tempo è equilibrato, e la prima opportunità capita sul destro di Aguero al 25': l'attaccante del Manchester City fa partire una conclusione dal limite dell'area, ma un Akinfeev in stato di grazie respinge il tiro del Kun, protagonista anche di una conclusione al volo di sinistro che trova ancora attento l'estremo difensore del CSKA Mosca a pochi passi dall'intervallo. Nella ripresa, l'ex tecnico del Siviglia riparte con gli stessi undici del primo tempo, ma a partire dal 59' inserisce gli "italiani" Gomez e Perotti, che sostituiscono rispettivamente Lo Celso e Di Maria.
Quando lo 0-0 sembra ormai scritto, in una giornata di certo non entusiasmante per Lionel Messi, arriva il gol: a segnarlo è il più pericoloso nell'arco di tutti i 90 minuti, Sergio Aguero. La Pulce serve Pavon, in posizione di fuorigioco, e l'esterno del Boca Juniors mette in mezzo per l'attaccante del City, che conclude di destro. Il tiro è smorzato da Dzhikiya, ma diventa un assist per lo stesso Aguero, che deposita in rete, di testa, il gol vittoria. Subito dopo la rete decisiva, entrano Dybala, che rileva proprio il Kun, e Banega, inserito nel recupero al posto di Enzo Perez. Finisce quindi 1-0, con l'Argentina che porta a casa la seconda vittoria contro la Russia dopo quella, sempre in amichevole, del 12 agosto 2009, terminata 2-3. Un altro passo in avanti, per l'Albiceleste, nella preparazione che porterà ad un Mondiale conquistato con le unghie e con i denti da Messi e compagni, decisi però ad ottenere risultati di ben altra portata in Russia a giugno.