Inizia al meglio l'era Sampaoli per l'Argentina che, dopo 5 anni, vince il SuperClasico contro il Brasile nell'amichevole di Melbourne, in Australia. Davanti a 95mila spettatori la Seleccion si impone 1-0 grazie al gol di Mercado, uomo di Sampaoli al Siviglia. Nella ripresa i verdeoro colpiscono due pali con Gabriel Jesus e Willian ma non possono evitare la prima sconfitta col ct Tite dopo 9 vittorie.
Buona la prima per Jorge Sampaoli da ct dell'Argentina: a Melbourne, davanti ai 95mila spettatori del Cricket Ground, l'Albiceleste si impone 1-0 sul Brasile e torna a vincere il SuperClasico dopo 5 anni. Per la Seleçao, senza Neymar e molti altri giocatori importanti, è la prima sconfitta dopo 9 vittorie da quando Tite si è seduto in panchina. Il match è divertente, giocato a buon ritmo nonostante diversi errori, e con alcuni spunti interessanti, soprattutto per l'Argentina, disegnata da Sampaoli con il tradizionale 3-3-3-1 con Higuain punta centrale sorretto dalla qualità di Di Maria, Messi e Dybala. Per il Brasile classico 4-2-3-1 con Thiago Silva al centro della difesa e il talento Gabriel Jesus in attacco sorretto da Coutinho, Renato Augusto e Willian.
E' la Seleccion a fare la gara e al 6' colpisce un palo con Di Maria. Il Brasile fatica a rendersi pericoloso in contropiede e nel finale è l'Argentina a farsi notare: al 43' Dybala ci prova col sinistro a giro ma la palla esce di poco, poi al 45' arriva il gol dell'1-0, con Mercado, guarda caso giocatore portato al Siviglia da Sampaoli, che incorna a porta vuota dopo che Otamendi, sempre di testa, aveva colpito il palo. Nella ripresa Sampaoli toglie Higuain e inserisce l'ex doriano Correa (Icardi, non al meglio, e il Papu Gomez restano in panchina per tutto il match), ridisegnando lo schieramento. Col passare dei minuti cresce il Brasile e al 63' ha la grande chance per impattare: verticalizzazione per Gabriel Jesus che scarta Romero ma a porta vuota calcia sul palo, sulla respinta arriva Willian ma anche la sua sassata si stampa sul legno.
Da lì alla fine tanti cambi e poco più, l'Argentina conquista una vittoria importante per inaugurare il nuovo corso di Sampaoli e infligge al Brasile la prima sconfitta dell'era Tite, oltre che un successo prestigioso nel SuperClasico che mancava da 5 anni.