Perdere non fa mai piacere, nemmeno ad agosto. E dopo il ko del suo Bayern per 2-1 contro una selezione All Stars Mls, Pep Guardiola non ha nascosto la rabbia rifiutandosi, al fischio finale, di stringere la mano al tecnico avversario Caleb Porter. A mandare su tutte le furie Guardiola sono stati alcuni interventi duri degli All Stars nel finale. Il Bayern, in vantaggio con Lewandowski, è stato rimontato dalle reti di Wright-Phillips e Donovan.
Eppure la partita era iniziata nel verso giusto per i campioni di Germania, in vantaggio dopo otto minuti grazie a una prodezza di Lewandowski, bravo a liberarsi in un fazzoletto di campo al limite dell’area e a far partire un destro potentissimo sotto la traversa. Il Bayern, però, è praticamente tutto qui e nella ripresa subisce due gol in fotocopia a causa di due colossali dormite in difesa, prima di Alaba e poi di Dante: Wright-Phillips firma l’1-1 al 51’ con uno spettacolare sinistro sotto l’incrocio, Donovan segna il definitivo 2-1 al 70’ con un tocco di destro a scavalcare Neuer, entrato in campo al 62’ al posto di Starke.
Forse già nervoso per quanto visto in campo, Guardiola perde definitivamente le staffe a un minuto dal termine quando a centrocampo Schweinsteiger viene toccato duro da Johnson che rimedia il cartellino giallo. Al triplice fischio finale il gesto di Pep è emblematico: guarda verso la panchina avversaria e fa cenno al tecnico avversario, Caleb Porter, di non avere la benché minima intenzione di stringerli la mano.