Foianesi di Datasport.it - Foto Datasport
Sulla pista di Are, in Svezia, dove aveva ottenuto il 20 dicembre 2012 la prima vittoria nella Coppa del Mondo, MIKAELA SHIFFRIN riscrive la storia dello sci. L’ennesima vittoria in gigante gli permette di arrivare a 86, la stessa del più grande sciatore di tutti i tempi, lo scandivano Ingemar Stenmark. Una cifra mostruosa per la regina delle nevi, che cosi eguaglia il re. L’americana vince amministrando il vantaggio ottenuto nella prima manche. Una prestazione impeccabile, da marziana, gestita con tranquillità senza rischi. La sua superiorità è disarmante, la sua sciata è fluida. I pendii sembrano piatti, la sua velocità neanche si nota. Il suo segreto è rendere le cose difficili, facili, come se stesse sciando in un altro pianeta. Tra le umane la nostra Federica Brignone risulta la migliore, davanti alla beniamina di casa, la svedese Sara Hector. Un secondo posto, 55° podio in carriera, come nei recenti Mondiali, dietro neanche a dirlo, alla fenomenale americana. Un finale di stagione positivo per l’azzurra, che ricordiamo ha vinto una medaglia d’oro nella combinata nelle recenti competizioni iridate. Una gara in cui la Shiffrin ha sbagliato, uscendo di gara a pochi metri al traguardo nel tentativo di recuperare lo svantaggio accumulato in discesa. Per l’americana oltre alla vittoria di giornata, il record assoluto, è arrivata l’inevitabile coppa di specialità. Oltre al gigante, la coppa di specialità in Slalom e chiaramente, per una che è abituata a vincere, la Coppa del Mondo generale.
Marco Foianesi - 2023-03-10 19:03
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