Dopo tre stagioni Pep Guardiola lascerà il Bayern Monaco per una nuova avventura, presumibilmente in Inghilterra, e lascerà panchina della corazzata bavarese a Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo, fermo dallo scorso giugno dopo la fine del rapporto col Real Madrid e deciso a prendersi un anno di riposo, sembra firmerà un triennale per guidare il Bayern dalla stagione 2016-17. L'approdo ai bavaresi sarebbe l'ideale conclusione di una carriera strepitosa che ha consacrato 'Carletto' come uno dei tecnici più bravi, vincenti e apprezzati dai suoi giocatori degli anni duemila in Europa avendo guidato top club del calibro di Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint Germain e Real Madrid.
Il mister di Reggiolo, classe 1959, che da calciatore ha vestito le maglie di Parma, Roma e Milan, da allenatore ha vinto tutto quello che c'era da vincere e con alcuni dei più grandi club al mondo. Col Milan, la squadra cui è rimasto più legato, dal 2001 al 2009 ha fatto incetta di titoli: 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, un Mondiale per Club, uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italia. Inevitabilmente è anche l'allenatore recente cui i tifosi rossoneri sono più affezionati!
Nell'estate 2009, dopo un lunghissimo corteggiamento, ha accettato l'offerta di Abramovich per allenare il Chelsea. A Londra ha mancato l'agognato obiettivo della Champions League ma ha comunque vinto una Premier League, una Charity Shield e l'FA Cup. Dopo due anni a Londra è rimasto sei mesi senza allenare, facendo il commentatore della Champions in TV e poi a fine 2011 ha ricevuto la chiamata del Paris Saint Germain. Lo ha voluto fortemente l'allora direttore sportivo Leonardo che ha puntato su 'Carletto' per far fare il salto di qualità alla squadra allestita dal nuovo proprietario, lo sceicco del Qatar Nasser Al-Khelaifi. All'ombra della Tour Eiffel ritrova Ibrahimovic e, dopo aver mancata il titolo al primo colpo, nella seconda stagione riporta a Parigi uno scudetto che mancava da 19 anni. Oltre tutto esce ai quarti di Champions League contro il Barcellona solo per la regola dei gol in trasferta.
Nell'estate 2011 lascia anche Parigi: la chiamata di Florentino Perez e del Real Madrid non può essere rifiutata! Coi Blancos fa quello che gli viene chiesto: vincere la Champions League, la tanto inseguita 'Decima'. Ancelotti conduce Cristiano Ronaldo e soci alla vittoria nella finale di Lisbona contro l'Atletico Madrid, e poi aggiunge anche Coppa del Re, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. La seconda stagione Ancelotti non ripete gli exploit della prima e arriva la separazione col Real. Il Milan torna bussare alla sua porta ma 'Carletto', a malincuore, rifiuta e si ritira con la famiglia a Vancouver. Il riposo ora è sufficiente e così accetta la chiamata del Bayern Monaco per proseguire la strada tracciata da Guardiola. Questa potrebbe essere davvero l'ultima avventura sulla panchina di un grande club per il tecnico di Reggiolo prima di chiudere la carriera, perchè no, alla guida della nazionale italiana dopo i Mondiali di Russia 2018.
In Germania sono sicuri: sarà @MrAncelotti l'erede di Pep Guardiola al @FCBayern dalla prossima stagione pic.twitter.com/42nWAdygOC
— Datasport.it (@DatasportNews) December 18, 2015