Andrè Villas Boas, soprannominato Special Two per il suo apprendistato sotto la sapiente guida di Mourinho fin dai tempi del Porto, Chelsea e Inter, oltre alla grande passione per il calcio ama anche i motori. Dopo aver lasciato la panchina dello Shanghai SIPG, all'età di 40 anni è pronto per una nuova avventura: sarà al via della Dakar alla guida di una Toyota Hilux. Prima della partenza che prenderà inizio il 6 gennaio da Lima, in Perù per poi fare tappa in tutto il Sudamerica e dopo aver concluso i test, il portoghese ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Fin da piccolo Villas Boas ha avuto questa passione per i fuoristarda che poi ha lasciato per dedicarsi alla carriera da allenatore: "Da bambino mio padre mi portava alle gare, ma a 18 anni ho iniziato ad allenare ed era difficili conciliare le cose". La Dakar è la gara simbolo per chi ama il rally: "Mio zio Pedro l’ha corsa due volte. Anche lui ha debuttato a 40 anni. È la 40° edizione del rally: è curioso, tutti i numeri tornano. E' un concentrato di avventura, sfida, stress fisico e mentale. L’obiettivo è anche se mii sarebbe piaciuto correre in moto, ma avrei avuto bisogno di un anno di preparazione".