Jorge Sampaoli, nonostante l'eliminazione dell'Argentina dei Mondiali risalga ormai a una settimana fa, resta sempre sulla graticola: molti opinionisti e tifosi argentini chiedono la sua testa e pretendono che l'AFA lo esoneri, ma la federazione ha le mani legati perchè una clausola le impone di versare 20mln di dollari di penale in caso di licenziamento prima della Copa America 2019. Sampaoli si era tutelato così per dare vita a un progetto, e dunque potrebbe lasciare solo dimettendosi: cosa che il Loco non ha la minima intenzione di fare, perchè è convinto di poter riprendere in mano la Seleccion e riuscire a trionfare nel trofeo che si terrà in Brasile. Il suo Mondiale, però, è stato un autentico strazio: l'Argentina, che si era qualificata a stento proprio grazie all'ingaggio del Loco a cinque gare dalla fine delle qualificazioni, centrando l'obiettivo nella gara contro l'Ecuador e chiudendo con uno score di 19 gol fatti e 17 subiti, ha vissuto un calvario russo. Il girone è iniziato col pareggio stentato contro l'Islanda, è proseguito col drammatico ko contro la Croazia (3-0) e ha visto l'Argentina vincere in extremis contro la Nigeria e conquistare gli ottavi, dov'è uscita contro la Francia di Mbappé. Nel mezzo tra Croazia e Nigeria, però, è successo di tutto: la squadra ha chiesto la testa di Sampaoli e ottenuto una sorta di autogestione.
Di fatto, e si notava in partita, erano Mascherano e Messi a gestire il gruppo e decidere la formazione, proseguendo una sorta di ''guida assistita'' della nazionale che secondo alcuni era iniziata dopo il 6-1 in amichevole contro la Spagna: da lì, qualcosa è cambiato radicalmente nelle convocazioni di Sampaoli, che ha richiamato Mascherano e altri veterani (al posto di Paredes), e rinunciato alla titolarità di Lo Celso e di altri talenti. Il gruppo aveva già respinto alcune idee tattiche di Sampaoli e la convocazione di Icardi, e ha presentato il conto a metà Mondiale: una mossa che non è piaciuta a tutti gli argentini, e ha scatenato dure reazioni. La maggiore proviene da Nicolas Russo, presidente del Lanus e consigliere federale che ha rilasciato dichiarazioni molto interessanti a Marca: ''Alcuni giocatori che hanno fatto parte della rosa non sarebbero stati neppure convocati, ma ci sono state delle ingerenze del gruppo e Sampaoli ha deciso di non rompere l'alchimia del collettivo. C'è un clan che prova a comandare in Nazionale, guidato da Mascherano e Messi: provano a soverchiare il ct e decidere a loro piacimento. Sampaoli ancora ct? Non lo escludo - prosegue Russo -: se crede di poter continuare il suo lavoro e riuscire a cambiare le cose, non mi dispiacerebbe affatto. Anche perchè il calcio argentino deve ripartire dalle fondamenta dopo questo fallimento, io cambierei a partire dalle giovanili: Cambiasso (che ha fatto da assistente a Pekerman nella Colombia, ndr) sarebbe il profilo perfetto''. Le parole di Russo riguardo a un clan di giocatori che guida la Nazionale seguono quelle dell'ex fisioterapista Dibos: l'Albiceleste ha un problema.