Niente esonero per il Loco, e una seconda chance in arrivo: dopo il disastroso Mondiale dell'Argentina, che si era qualificata in extremis e poi ha vissuto un torneo da incubo, con tanto di ribellione dei giocatori e autogestione contro Nigeria e Francia (di fatto, guidava una commissione tecnica presieduta da Messi e Mascherano), tutti si aspettavano l'esonero del tecnico dell'Albiceleste al termine dei Mondiali. E invece, non è accaduto nulla di tutto questo: Jorge Sampaoli è stato sulla graticola per giorni, e il confronto coi vertici dell'AFA previsto per la serata di ieri avrebbe dovuto dare la mazzata definitiva alla sua gestione: non è successo nulla di tutto questo, e la chiacchierata col presidente federale Tapia e il consigliere Angelici (patron del Boca) ha invece portato alla sua conferma almeno fino al 2019.
Sampaoli si è preso le proprie responsabilità per il fallimento, e ha garantito che se verrà lasciato libero di lavorare per almeno una stagione o addirittura fino al 2022, i risultati si vedranno. Dal punto di vista dell'Argentina, l'esonero era infattibile per due motivi: il primo è legato alla clausola contrattuale che obbliga l'AFA a pagare 20mln di dollari se esonera Sampaoli prima della Copa America 2019 (che si disputerà in Brasile), il secondo alla totale assenza di alternative. Non sono infatti liberi grandi allenatori sulla piazza, dato che l'unico cambiamento potrebbe portare Pekerman a prendersi un anno sabbatico e Gareca a sostituirlo sulla panchina della Colombia: nessuno dei due sarebbe intenzionato ad andare in Argentina, mentre il Tata Martino lavora al ritorno nel ruolo di ct del Paraguay. Insomma, l'Argentina si trovava senza scelta, visto che il sogno-Simeone è irrealizzabile: le altre idee potevano portare a Holan e Gallardo, che però non hanno esperienza in nazionale. E così si è optato per la conferma di Sampaoli, che dopo il ritiro dalla Nazionale di Biglia e Mascherano potrà tornare a lavorare liberamente e svecchiare la rosa: vedremo cosa combinerà il Loco da qui al torneo brasiliano, e se anche quella manifestazione si tramuterà in un fallimento. L'Argentina sogna la rinascita, e Sampaoli spera di essere colui che restituirà un trofeo a una Nazionale che non vince nulla dal 1993 e dall'era-Maradona.