"Nel mio lavoro contano i risultati, sono loro a decidere il tuo futuro". Si tinge di giallo il destino di Arsene Wenger sulla panchina dell'Arsenal. Dopo un avvio di stagione disastroso - i Gunners sono decimi in classifica a -12 dal City capolista - il tecnico francese non è più così sicuro della sua permanenza all'Emirates Stadium. "Quando perdi 8-2 contro il Manchester United non puoi certo dire 'sono il migliore del mondo' - confessa Wenger -. Non è che mi senta in pericolo, voglio semplicemente che le persone che amano il club siano felici. Ma la squadra ora è insicura, concediamo sempre almeno un gol".
Wenger torna anche sulle cessioni di Fabregas e Nasri, mostrandosi dispiaciuto in particolare per l'addio del centrocampista francese. "Se si fa un paragone tra quello che ha vinto l'Arsenal e quello che ha vinto il City non si può certo dire che un giocatore vada al City per vincere qualcosa - premette Wenger -. I giocatori vanno al City solo perché lì sono pagati molto di più". A prendere il posto di Wenger sulla panchina dell'Arsenal potrebbe arrivare Carlo Ancelotti, che ha ribadito più volte negli ultimi mesi di volere tornare ad allenare solo in una grande della Premier League.