L’arte del camminare. Consigli per partire col piede giusto

Pubblicato il 6 ottobre 2023 alle 10:10
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport.it

 L’arte del camminare. Consigli per partire col piede giusto 

Gesto antico e rivoluzionario, un bisogno profondo per tornare a galla – Luca Gianotti – L’arte del camminare. Consigli per partire col piede giusto – edicicloeditore – Pag. 156 – Euro 16.00




di Giuliano Orlando

Una premessa: non vi perdete la prefazione. Un antipasto del libro che ti fa gustare il percorso con tutte le ghiottonerie che un lettore può desiderare. La descrizione delle situazioni di chi viaggia in treno, in auto, in bici e in aereo, rappresentano un pieno di sensazioni e ricchezze che ti soddisfano come un lauto pranzo e il dolce finale. Paragonare le rotaie ad un tramezzino imbottito, lo scompartimento indicato come il tonno e la maionese, addirittura la tua immobilità come essere al cinema davanti ad uno schermo doppio. Ciò che vedi è un racconto esterno che fugge, ricco di immagini sempre nuove che si dissolvono in rapida successione.  L’auto, al contrario del treno, non divora in due il paesaggio, ma lo buca, ci scava dentro e lo rivolta come un guanto. Chi va in aereo ha solo il desiderio di arrivare. Poco gli importa se sorvola le nubi o le Alpi. Il finestrino è come il buco della serratura. Dove osserviamo il mondo come vecchi guardoni. Infine, arriva l’artista viaggiante che non conosce schemi, nostalgie e altre situazioni riservate a chi si affida a mezzi succedanei. Basterebbe questo per acquistare il libro, che consiglio anche a chi ha già la prima edizione di dodici anni fa. In questo frattempo sono cambiate molte cose e in particolare si è passati da pochi precursori ad un vero esercito. Tutto questo, nonostante aspetti peggiorativi in abbondanza. Battaglie pesanti per ottenere la liberta del camminatore. Gran Bretagna e Scozia viaggiano su fronti opposti, da buoni vicini di casa. Anche se non è una novità.  Un libro che spazia a tutto cammino, per chi fa percorsi lunghi come chi cerca la felicità nell’incedere lento e breve. Scelta ampia e ragionata. Dal vagabondaggio spirituale per una crescita interiore. Addirittura prende in prestito il pugilato, definendo il camminare nobile arte. Che si realizza per non sbagliare i progetti. Come vestirsi, come orientarsi usando anche la tecnologia, leggere il cielo e capire il linguaggio delle nuvole. Non mettersi nei guai è arte importante, partendo dal presupposto che la prudenza oltre a non essere mai troppa è fondamentale. Evitare l’eccessivo entusiasmo, che a giudizio di Paolo Morelli, l’autore di “Vademecum per perdersi in montagna”, è peggio delle valanghe. Poi c’è il coraggio di fermarsi a pochi metri dalla vetta, come fece Reinhold Messner che seppe frenare l’impulso di proseguire ormai vicino alla cima dell’Everest, consapevole che le condizioni erano proibitive. Molti sono gli esempi che l’autore riporta. Rammenta il racconto “Preparare un fuoco” dell’indimenticabile Jack London, per far capire quando l’uomo è improvvido e paga con la vita la testardaggine senza la riflessione.  Lungo il cammino la vegetazione è un vasto eden di piante, dall’artemisia all’erba barona, la piantaggine dai mille usi, cicatrizzante, cancella il prurito procurato dalle punture delle zanzare, oltre che commestibile. In Abruzzo non perdetevi l’orapo, uno spinacio con foglie triangolari, dai molti usi. La salvia per lavarsi i denti. Possiamo trovare l’elicriso, profumatissimo che, trasformato in decotto serve per le scottature, gli eczemi e altro. C’è molto altro lungo le strade, basta leggere il libro. Anche come cibarsi nel modo migliore lungo il cammino. Camminare con i bastoncini è utile? Certo e per prima cosa alleggerisce il peso sulle ginocchia e non è poco. Torniamo alle arti. Saper dormire sotto le stelle, saper camminare con i bambini, con una variabilità infinita, nazione per nazione. Si sta diffondendo l’arte di camminare con gli asini, che ci insegnano la pazienza e si fanno amare. Partire per un cammino spirituale e anche per andare piano. Per incontrare la natura e imparare il turismo responsabile. L’autore consiglia di leggere il decalogo, posto come ultimo capitolo e se lo dice lui, meglio seguire il suo consiglio.

Giuliano Orlando