Assoluti dilettanti ad Avellino a fine gennaio con assenze femminili clamorose

Pubblicato il 11 gennaio 2021 alle 14:00:05
Categoria: Boxe
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Gli assoluti maschili e femminili 2021, edizione del 2020, approdano ad Avellino, in Campania, dove mancavano dal 2010 (Napoli). In origine la manifestazione, fissata nella seconda metà di dicembre, come sede si parlava ancora di Roma, come nel 2019. Purtroppo la seconda ondata del Covid 19, costrinse la FPI ad annullare la data prevista, in attesa di tempi migliori. Che dovrebbe essere a fine gennaio (26-31) a porte chiuse e, come detto in apertura, ad Avellino. Il condizionale è d’obbligo, vista la situazione di assoluta instabilità tra nuovi contagi, decessi e guariti. Augurandoci che si riesca ad allestire la manifestazione, sono stati resi noti gli iscritti atlete e atleti, comprese le riserve. Mentre nel comparto maschile le iscrizioni le hanno fatte i Comitati Regionali, per quello femminile si parte dai quarti (8 atlete), essendo i numeri contingentati.

Non saranno presenti le atlete della Fiamme Oro, di prima fascia, per un probabile malinteso tra la FPI e il responsabile FFOO, Roberto Cammarelle. Comunque sia, il livello tecnico scenderà e non di poco. Oltre alle campionesse uscenti (Rebecca Nicoli e Angela Carini) mancheranno Martina La Piana e Irma Testa. Al momento gli iscritti tra gli uomini sono 139, con ritorni inaspettati. Su tutti quello di Clemente Russo delle Fiamme Azzurre, la cui ultima presenza risale al 2007, ovvero da 12 edizioni. L’ex duplice campione del mondo, argento olimpico 2008 e 2012 nei 91, torna agli assoluti a 38 anni, puntando evidentemente all’ottavo oro, dopo quelli conquistati dal 2001 al 2007. Il sito federale gli assegna già otto scudetti,  a la mia ricerca si ferma a sette. Curioso di scoprire in quale anno ha centrato l’ottavo titolo. L’altro ritorno, riguarda Manuel Cappai, vincitore nel 2011, 2012 e 2013 nei 49 kg., stavolta sale nei 52. In questa categoria, è presente il campione uscente Patrick Cappai, 20 anni, fratellino di Manuel e si prospetta quello che avvenne in occasione degli assoluti, nel 2007 a Castel San Pietro nel bolognese, con i fratelli Vincenzo e GiuseppePicardi che raggiunsero la finale nei 51 kg. Non era mai accaduto e in molti pensarono che la famiglia non desse il permesso, concesso ad una condizione: che non si facessero male. Infatti risultò una sfida all’acqua di rose. Vinse, come da pronostico Vincenzo, mentre Giuseppe, dopo aver fatto un pensierino al professionismo, optò per il lavoro. Stavolta, conoscendo entrambi i Cappai, dubito si arrivi ad un compromesso “amichevole”. Se avverrà la sfida, sarà senza accordi. Salvo che da oggi al 26 gennaio, uno dei due potrebbe ripensarci, magari su consiglio di papà Fabrizio. Vedremo. Altro caso insolito è quello di Salvatore Cavallaro, 25 anni, delle FFOO, iscritto nei medi. Il mancino siciliano colonna della nazionale dal 2015, allorché colse il bronzo europeo che bissò nel 2017, argento ai Giochi Europei a Minsk nel 2019, vittima spesso di verdetti avversi che non rispecchiavano i reali valori. Tre volte titolare ai mondiali (2014, 2017 e 2019), ha avuto la sfortuna di entrare in rotta di collisione con l’ucraino Olek Khyhniak, il caimano della categoria, una specie di Merckx della boxe, vincitore di europei e mondiali. Anche se negli youth nel 2014 lo batté. Purtroppo in seguito non seppe ripetere l’impresa. Questa è la prima volta che si iscrive agli assoluti. Sulla carta è il netto favorito, assenti sia Giovanni Rossetti, il ventenne tarantino, campione uscente, passato professionista con Mario Loreni e Gerlando Tumminello, per la seconda volta argento dopo quello del 2017. Tra gli assenti, protagonisti nel 2019 a Roma, non sono iscritti oltre a Rossetti anche i titolari 2019: Daniele Oggiano (56), Simone Spada (60), Armando Casamonica (64) passato pro con Cherchi e Raffaele Munno (81), ovvero cinque su dieci, Presenti: Francesco D’Alessandro (49), Patrick Cappai (52), Gian Luigi Malanga (69), Gabriele Casella (91) e il mancino toscano Matteo Girolami (+91). Non iscritto il vice campione Vincenzo Arecchia (69). In attesa dell’evento, sotto la guida del Direttore Tecnico Giulio Coletta, del tecnico Sumbu Kalambay, del preparatore atletico Tiziano Bertocci e del fisioterapista Marcello Giulietti, dieci azzurri sono in allenamento in Spagna nella Sierra Nevada, dal 7 gennaio con rientro il 20. Si tratta di Manuel Cappai e Federico Serra (52), Simone Spada (57), Paolo Di Lernia (63), Gianluigi Malanga e Vincenzo Mangiacapre (69), Giovanni Sarchioto (75), Simone Fiori (81), Davide Brito (91) e Mirko Carbotti (+91). Con loro le nazionali di Spagna, Francia e Belgio. Sulla sponda femminile la squadra azzurra è ad Assisi, in attesa di conoscere i programmi dopo gli assoluti, non solo per le presenti, ma in vista della preolimpica fissata a Londra in aprile, sempre che la situazione in Inghilterra migliori. Al Centro Nazionale perugino, sono presenti Roberta Bonatti e Giovanna Marchese (48), Giordana Sorrentino, Olena Sauchouk e Martina La Piana (51), Sharon Prisco (54), Irma Testa e Bianca Voglino (57), Alessia Mesiano (60), Assunta Canfora, Angela Carini e Sabrina Er Raquoui (69), Carlotta Paoletti e Flavia Severin (75) agli ordini di Laura Tosti e Riccardo D’Andrea. Ospiti alcune titolari della nazionale croata: Caciuk, Malenica, Polanca e Benic, fino al 12 gennaio. A livello statistico, Clemente Russo nato il 27 luglio 1982, 38 anni, risulta il più anziano dei presenti. A distanza è seguito da Nicolò Bertolino (Emilia) 35 anni, da Morgan Toselli (Umbria) 34 anni, dal piemontese Mohamed Tarmoun 32 anni, quindi Elia Madau (Sardegna) e Gianluca Andronico (Calabria) 31 anni. Questi gli ultratrentenni iscritti. Più ampia la presenza femminile over 30. Assente la toscana Anna Lisa Ghilardi, classe 1980, oro nel 2011 e 2012, la meno giovane è diventata Consuelo Portolani (Piemonte), classe1981, presenza costante, che nel 2018 a Pescara fiorò il titolo, battuta in finale dalla più giovane laziale Mery Di Bari nei 48 kg. Resta comunque la più anziana in assoluto di questa edizione. Presente l’altra veterana Daniela Panait (39 anni a febbraio) guida turistica a Torino, nata in Romania, italiana da anni, ottimi fondamentali anche se una linea sotto le migliori. Argento uscente, battuta dalla Tessari, 18 anni meno, questa volta trova Concetta Marchese e Sirine Charaabi a sbarrarle il passo. La tecnica Laura Tosti, conferma di aver visto tutte le azzurre molto motivate e disciplinate. “Si vede che hanno voglia di combattere e la lunga sosta risulta stretta. Lavorano con entusiasmo e hanno tutte una buona condizione, anche se con due allenamenti al giorno, qualcuna fa più fatica, ma questo le stimola a recuperare in fretta. Considerata la situazione attuale, decisamente incerta le ragazze stanno bene. Facciamo i tamponi ogni 5 giorni, dai quali risultano tutte negative. Le manca solo il combattimento. Da quanto ho saputo, le rappresentanti delleFiamme Oro non sono state iscritte agli assoluti. Ad Assisi, solo Rebecca Nicoli che sta recuperando a Roma, dopo l’intervento all’anca. Alcune dovrebbero combattere a Debrecen in Ungheria a febbraio. Adesso tornano a casa per il fine settimana, ma rientreranno tutte ad Assisi per i prossimi impegni”. 

Ad Avellino, tra le donne, saranno 13 le over 30, ma anche 8 quelle nate tra il 2000 e 2002, compresa la tricolore uscente Giordana Sorrentino (27-4-2000) dei carabinieri, che scende dai 54 ai 51 e troverà l’abruzzese di origini ucraine Olena Savchuk tricolore 2019, superando in finale la siciliana Martina La Piana. Iscritta la romana Stephanie Silva, a sua volta bronzo europeo a Sofia nel 2016, allenata dal tecnico Simone D’Alessandri alla Phoenix, che spera di arrivare almeno in finale. Nei 48 kg. favorita d’obbligo Roberta Bonatti (5-7-1997), bronzo europeo 2019, titolare 2019, 2017 e 2016, punta al poker anche se l’allieva della Excelsior di Marcianise, Giovanna Marchese (31-1-2000), argento uscente, farà ‘impossibile per capovolgere il pronostico. Nei 54 kg. potrebbe essere la volta del bis per la biellese Giulia Lamagna (26-4-1998), titolare agli europei a Madrid, battuta nel 2019 dalla Sorrentino. Avversaria da non sottovalutare Sharon Prisco (24-4-2001), desiderosa di prendersi la rivincita dalla sconfitta di Roma. Assenti Irma Testa e Biancamaria Tessari, i 57 kg. hanno in Concetta Marchese (4-7-98) campana, antica allieva del compianto maestro Brillantino, trasferita dal 2018 alla Boxe Iaia a Brindisi, sotto le cure del maestro Carmine Iaia. Concetta azzurra nelle youth, grande talento ma poco attenta all’alimentazione, nel 2016 giunse in finale agli assoluti, a 18 anni, battuta in finale da Marzia Davide che di anni ne aveva 36 e un curriculum da fuoriclasse. L’anno dopo, raggiunse ancora la finale, che non disputò contro Alessia Mesiano, entrambe delle FFOO. Un 2018 da dimenticare, assente nel 2019, ci riprova ad Avellino e troverà in Sirine Charaabi (7-5-1999) la più fiera rivale. L’allieva di Antonio Perugino, dopo l’argento 2018, nel 2019 sale nei 60 kg. fermata all’esordio dalla campionessa europea Francesca Amato, torna nella sua categoria e punta al primo titolo. Da seguire le due giovani emiliane Hind Cherifi e Giada El Okabi. Nei 60 kg. mancano le più forti, quindi grande opportunità per Nadia Flalhi, già oro a sorpresa nel 2018, bronzo uscente (27 anni), che si allena a Monteprandone nell’anconitano, tra un lavoro e l’altro. Dovrà guardarsi dall’esordiente Valeria Golino (6-6-2002) argento europeo 2019 a Sofia, che disputa questi assoluti come preparazione ai prossimi europei youth, fissati a Kielce in Polonia ad aprile, dove saranno presenti anche Erika Prisciandaro (48) e Melissa Gemini (69) campionesse uscenti. Da non sottovalutare la lombarda-cilena Hermosilla Bustamante allieva del maestro Paragnani di Pavia. Altra categoria senza una favorita quella dei 64 kg. Presenti le veterane Erica Montalbini (35 anni) e Emanuela Pinzigrilli (33 anni) argento e bronzo uscenti, ecco le esordienti Annalisa Mercadante (20 anni) e Miriam Tommasone (18 anni). Stessa situazione nei 69 kg. con cinque iscritte per sostituire atlete del calibro di Monica Floridia, Sabrina Er Raquoui e Assunta Canfora. Chiunque vinca, difficile lasci il segno. 

Nei 75 strada spianata per il terzo titolo a Carlotta Paoletti, trasferitasi in Campania dalle Marche, per stare accanto al suo compagno Aziz Abbes Mouhiidine, a sua volta impegnato a centrare il primo titolo. Negli 81 la veneta Flavia Severin, non avrà certo problemi per centrare il settimo scudetto, avvicinandosi alla primatista Marzia Davide che tra il 2002 e 2016 ne centrò otto. Anche se non più verde (33 anni) l’ex europea 2016, punta al primato assoluto.

Giuliano Orlando