Sembra che sia crollato il mondo in casa Atalanta, dopo le richieste di condanna legate allo scandalo del Calcioscommesse. Cristiano Doni e Thomas Manfredini, giocatori chiave degli orobici, sono stati squalificati per tre anni (il capitano tre anni e mezzo). Stefano Colantuono sentiva aria pesante e, prima che arrivassero ufficialmente le richieste del pm Stefano Palazzi, si è sfogato con i cronisti. "Noto che il massacro mediatico sta continuando - ha esordito l'allenatore degli orobici intervistato dopo l'amichevole con il Lumezzane -. Siamo tartassati, anche sui giornali di stamattina ho letto di pene esemplari e roba simile. Ma a quelli che sembra stiano aspettando la nostra morte dico: la A, se la volete, provate a conquistarvela stravincendo il campionato di B come abbiamo fatto noi".
Il tecnico nerazzurro ha continuato imperterrito nella sua reazione rabbiosa. "Gambe e piedi sono sul campo - ha aggiunto -, ma la testa è per forza sempre lì". E ha concluso: "I miei giocatori meritano solo un plauso per la professionalità, l'impegno e l'abnegazione che continuano a metterci nonostante tutto".