Senza la penalizzazione, l’Atalanta sarebbe in testa alla classifica. Con dieci punti e due di vantaggio sulle più immediate inseguitrici. Ma quel “meno sei” pesa, è stato un fardello pesante, anche se il peggio ormai sembra alle spalle. L’Atalanta è il trionfo del made in Italy: tanti ragazzi di sicuro avvenire (due nomi? Puntiamo su Bonaventura e Gabbiadini), gente a caccia del rilancio dopo qualche stagione difficile (Cigarini esempio illuminante), un attaccante come Denis che si sente pronto per un torneo da protagonista senza doversi accontentare di miseri spezzoni.
Un solo vero investimento fuori dall’Italia (Denis è da anni in serie A), quel Maxi Moralez strappato al Velez a condizioni accessibili. E così l’Atalanta, predestinata sulla carta a una stagione di totale sofferenza, ha già stupito tutti.