L'Atalanta non ha vissuto propriamente una bella giornata. Il suo tesserato ed ex capitano Cristiano Doni è stato arrestato in relazione alla seconda fase dell'inchiesta Last Bet sul calcioscommesse. Un provvedimento che lascia il segno sull'ambiente: "Oggi sono stato nello spogliatoio con il presidente e la squadra era scossa, ma questi giocatori hanno dimostrato di avere gli attributi per difendere la città di Bergamo e l'Atalanta", afferma Pierpaolo Marino, direttore generale del club orobico.
Marino si era più volte pronunciato in difesa di Doni: "Ognuno nella vita rivede i propri giudizi in base a cose certe - prosegue -. C'è un provvedimento grave, ma non definitivo. Abbiamo fiducia nella magistratura. Conoscevo Doni da avversario, l'impatto quest'anno è stato positivo". Il dirigente si dice sicuro che la notizia non condizionerà i giocatori nella seconda parte di stagione: "Il campionato continua e noi dobbiamo combattere, sicuri dell'onorabilità della scorsa stagione, in cui abbiamo vinto il campionato con ampio margine - spiega Marino -. L'Atalanta è già stata penalizzata per le partite in questione, e ha preferito non commentare i particolari dell'arresto di Doni".