Ottavo di finale di andata nella suggestiva cornice di San Siro per l'Atalanta, che gioca la partita più importante della sua storia contro il Valencia. Un match non impossibile per i bergamaschi, che vogliono fare strada in Europa sulle ali dell'entusiasmo della vittoria con la Roma che li ha avvicinati alla prossima di Champions League.
Non poteva arrivare in un momento migliore l'Atalanta all'appuntamento con la storia, leggasi l'ottavo di finale di Champions League contro il Valencia. Una competizione che la banda di Gasperini aveva iniziato malissimo, con 3 sconfitte, dando anche l'impressione di non essere all'altezza di un simile palcoscenico europeo. Ma poi il pareggio con il Manchester City ha rappresentato la svolta. Quella partita è servita a dare il morale e l'autostima per iniziare una rimonta che ha portato a un'insperata qualificazione raggiunta con la bellissima vittoria in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk e ora, complice un sorteggio tra i migliori possibili, anzi, forse il migliore possibile, sognare i quarti di finale è lecito dalle parti di Bergamo.
Prima di giocarsi un posto tra le prime 8 d'Europa, l'Atalanta ha intanto messo in cassaforte la partecipazione alla prossima Champions League, con il successo in rimonta (il secondo consecutivo dopo quello di Firenze) ai danni della Roma. Una vittoria che vale doppio, perchè ha permesso a Gomez e compagni di raddoppiare, appunto, il vantaggio in classifica sugli stessi giallorossi e di portarlo anzi a 7 punti virtuali, considerando gli scontri diretti favorevoli. Di strada ce n'è ancora tanta da fare, sia ben chiaro, ma il vantaggio inizia a essere considerevole. Anche il Valencia è in lotta per le prime quattro posizioni in Spagna, ma a differenza dell'Atalanta deve rincorrerla l'agognata piazza. Nell'ultimo turno i pipistrelli hanno fallito il sorpasso sull'Atletico Madrid, dovendo anzi recuperare due situazioni di svantaggio nello scontro diretto al Mestalla. Il gol definitivo 2-2 è stato realizzato da Geoffrey Kondogbia, che mercoledì prossimo farà ritorno nello stadio che lo ha già visto protagonista, senza grande successo, con la maglia dell'Inter per due stagioni dal 2015 al 2017.
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