Alfio Giomi è il nuovo presidente della Federazione italiana di atletica leggera, la Fidal. Sessantaquattro anni, grossetano, già vicario durante la presidenza di Gianni Gola, Giomi ha ottenuto il 60,7 per cento delle preferenze sconfiggendo Alberto Morini (l’altro candidato alla successione di Franco Arese) che si è fermato al 39,3 per cento. "E' un'emozione incredibile – commenta Giomi –. E' il sogno di chiunque abbia vissuto l’atletica da dirigente di società come ho fatto io. Già essermi candidato alla presidenza era stato qualcosa di molto toccante, ora essere riuscito a cogliere questo risultato mi dà una gioia immensa".
Il neopresidente indica le priorità: "Prima di tutto chiederò un incontro al Coni, con cui dovremo concordare le modalità di organizzazione della Fidal. Poi, quella che considero la priorità assoluta: incontrare gli atleti, dar loro il segno che saranno al centro di ogni progetto. Chiederemo molto, ma in cambio otterranno ciò di cui hanno bisogno. Quando l’atletica italiana tornerà protagonista? Io dico subito, abbiamo atleti in grado di primeggiare e non abbiamo tempo da perdere". E sullo staff tecnico: "Chiamerò a collaborare Massimo Magnani, che sarà il direttore tecnico organizzativo, Nicola Silvaggi che sarà il direttore tecnico per la ricerca, e Stefano Baldini a cui affideremo la responsabilità del settore giovanile".
Giomi, infine, ribadisce la volontà di rimanere alla guida della Fidal per un solo mandato: "Soprattutto perché se qualcuno, dopo quattro anni, venisse a chiedermi di rimanere, sarebbe il segno che il mio lavoro non ha prodotto il risultato auspicato", spiega.