Le Olimpiadi di Rio de Janeiro della prossima estate saranno le ultime con in pista Usain Bolt, lo sprinter giamaicano e uomo più veloce del mondo. "Rio sarà sicuramente la mia ultima Olimpiade. E' sempre più difficile mantenere la motivazione per andare avanti per altri quattro anni", ha dichiarato Bolt che va a caccia della terza tripletta d'oro su 100, 200 e staffetta 4x100 dopo quelle centrate a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012.
"Se mi riesce il triplo triplete sarei ricordato come uno dei più grandi atleti di tutti i tempi", l'affermazione del giamaicano. Lui che, dopo quasi un decennio ai vertici, smetterà e ne ha parlato anche con Michael Johnson, il campione statunitense cui nel 2009 ha strappato il primato del mondo sui 200 metri: "Gli ho chiesto perché si era ritirato e lui mi ha risposto che non aveva più nulla da dare allo sport. Ho capito ciò che intendeva dire. Allenarsi tutti i giorni è molto difficile. I soldi non sono una motivazione sufficiente".
Uno degli obiettivi che insegue Usain, oltre alla terza tripletta olimpica, è il nuovo record del mondo sui 200 metri, la disciplina che preferisce, scendendo sotto il muro dei 19 secondi (19"19 l'attuale primato stabilito nel 2009): "È uno dei miei obiettivi, lo ripeto da sempre e l'ho sempre voluto. Ci spero molto".