La "5 Mulini" fa 85 anni: italiani in prima linea

Pubblicato il 22 gennaio 2017 alle 09:39:27
Categoria: Atletica
Autore: Redazione Datasport.it

Anche se l’età media si è allungata niente male, accendere 85 candeline e spegnerle con un bel soffio è un segnale di ottima salute. Lo conferma la 5 Mulini, il cross più antico del mondo, nato e cresciuto lungo i prati di S. Vittore Olona, propaggine a Nord Ovest di Milano, un tempo terra di mulini lungo i corsi d’acqua, oggi ridotti a poche unità, alcuni presenti sul percorso della gara, testimonianze indelebili di un tempo lontano, che la corsa riporta in auge, in una domenica di fine gennaio. Stavolta più del fango è il freddo polare che avvolge la Lombardia e non solo, a farla da padrone. Il circuito che parte da Via Roma dove si trova il campo sportivo. Snodandosi  per tre km. da ripetersi quattro volte nella gara regina, tra distese di campi e alcuni ponticelli che giro di giro, toccando i Mulini Cozzi e Meraviglia, diverranno salite dove fare la differenza, la selezione appare di altissimo livello.

Gli organizzatori hanno confermato la vocazione di invitare il meglio del settore, attingendo a quel serbatoio inesauribile dell’Africa, puntando soprattutto sui talenti giovani, quelli che vedremo protagonisti nel mezzofondo ai Giochi di Tokyo 2020. Una scelta intelligente che si affianca al lancio degli italiani, per la prima volta dopo tanti anni, possibili coprotagonisti potendo presentare elementi di origine africana, ma italiani a tutti gli effetti, cresciuti agonisticamente nel nostro paese. Tra le gazzelle africane figurano l’etiope Selem Barega, classe 2000, mondiale jr. sui 5000, il marocchino Souffiane Elbakkali, 21 anni appena compiuti, quarto a Rio sui 3000 siepi, per citare i due maggiori favoriti, mentre  l’ugandese Jacob Kiplimo, bronzo iridato jr., sui 10.000, ha dovuto rinunciare per un microfrattura, riscontrata al suo arrivo a Milano. Accanto ai due fuoriclasse gli azzurri della U23, da Yemaneberhan Crippa, i fratelli Lorenzo e Samuel Dini, l’emergente Eyob Faniel e Yohanes Chiappinelli già europeo jr. nel 2015. Con loro l’esperto Giuseppe Gerratana e alcuni grimpeur come i fratelli Bernard e Martin De Matteis, mondiale di corsa in montagna, con loro Xavier Chevier e Alex Baldaccini. Oltre al centinaio di iscritti che formano lo zoccolo duro della corsa. Nel settore femminile, il trio etiope, formato da Hawi Amara, seconda lo scorso anno, Kalkidan Fentie e Beyenu Degefa, punta all’en plein sul podio. A contrastarle, Edau Febitu del Bahrain, mentre le italiane Elena Romagnolo, Valerio Roffino, Sara Brogiato, Barbara Bressi, l’inossidabile Ivana Iozzia, Martina Merlo e la  giovane Eleonore Curtabbi cercheranno di limitare il distacco. 

Cinque Mulini che fa parte dal 1991 del Cross Country Permit della IAAF, il circuito mondiale delle campestri, un gioiello  assieme al Campaccio che onora l’Italia, anche se un successo italiano manca da 1986, con Alberto Cova che precedette Gelindo Bordin e l’americano Pat Porter. In precedenza, dalla prima edizione del 1933, con Mario Fiocchi fino al 1952, la corsa era nazionale, l’anno dopo diventa internazionale e lo svizzero Stauli insidia la vittoria ad Agostino Conti, mentre nel 1954 il tunisino Hamed Labiidi è il primo straniero ad aggiudicarsi il cross. Ne seguiranno altri, con campioni assoluti, in particolare keniani ed etiopi (28), tra cui campioni mondiali e olimpici. Le donne arrivano nel 1971 ed è l’inglese Rita Ridley, che si ripeterà altre due volte, a precedere la nostra Angela Ramello. Nell’albo d’oro solo due italiane hanno vinto: Paoletta Pigni (1973) e Gabriella Dorio (1975). 

La speranza è che proprio da questa edizione spuntino nomi di casa nostra. Far nascere e crescere crossisti non è facile, non  esistono vivai da noi, inoltre la stagione è breve e poi inizia l’attività indoor e quella dei meeting. In Italia al di fuori del calcio, dove i club attingono al mercato straniero anche a livello giovanile, la coperta è sempre corta, non fa eccezione l’atletica leggera, da anni in crisi di vocazioni. Da qualche stagione il cross sembra essersi risvegliato a livello di base, mentre in passato era il singolo ad emergere, spesso purtroppo fiammate durate poco. Non che in Italia manchi l’attività, purtroppo sono pochi i praticanti del settore.  L’arrivo degli africani ha cambiato la storia della Cinque Mulini. Da Keino (1969) il keniano che inaugura la musica africana, il Continente nero ha vinto 33 volte, lasciando le briciole agli altri.  
 
Il programma odierno comprende la Cinque Mulini Studentesca dove sono impegnati oltre 1000 ragazzi provenienti dalle 15 scuole secondarie di primo e secondo grado della zona e dalle Onlus che si occupano di ragazzi diversamente abili. L’iniziativa è giunta alla 22° edizione. Particolare importante: la corsa dei professori, che daranno alle scuole col maggior numero di insegnanti presenti, l’opportunità di ricevere un riconoscimento dall’organizzazione stessa. Il programma della giornata odierna. Ore 9.15: Femminile (2004-2003-2002) 1 km.; Maschile (2004-2003-2002) 1500 metri. XIII° TROFEO AMICI DELLO SPORT – Società diversamente abili XI° CINQUE MULINI STUDENTESCA – Scuole Secondarie di 2° grado Ore 10.30 Ritrovo concorrenti Ore 11.00: Femminile (2000-2001) mt. 1500 circa 1. e 2.  Maschile (2000-2001) mt. 1500 circa 3./ 4./5. Femminile (1999-1998-1997) mt. 2000 3./4/5 Maschile (1999-1998-1997) mt. 2000 circa