Si è risolto con un amaro nulla di fatto l'episodio di presunto doping che ha coinvolto Simone Collio, Roberto Donati e Maurizio Checcucci, frazionisti della 4x100 argento agli Europei di atletica di Barcellona nel 2010 col record italiano. Gli sprinter sono stati assolti dal Tna del Coni dopo che erano stati deferiti dalla Procura Antidoping del Coni, sulla base delle carte trasmesse dalla Procura di Bolzano, nell'ambito dell'inchiesta nata dalla positività del marciatore Alex Schwarzer.
La Procura aveva chiesto per Simone Collio 2 anni e 3 mesi di squalifica, due anni di squalifica per Maurizio Checcucci e otto mesi di squalifica per Roberto Donati. Questa assoluzione ha mandato su tutte le furie Collio, l'unico dei tre staffettisti presente alla lettura del dispositivo: "Sono incazzato come una bestia: per non aver commesso niente di illecito siamo stati messi in mezzo. Io sapevo di essere innocente e anche se mi toglievano la medaglia, per me l'avevo vinta. Adesso metteranno due righe in cui diranno che siamo stati assolti e finisce qui ma la gente penserà comunque che io sono stato un dopato".
E poi ancora non nasconde la sua rabbia: "Non è giusto che si debba devastare così la vita delle persone, la mia vita è stata devastata da questo deferimento, sono stato sputtanato in tutto il mondo. Sono passato per un dopato a fine carriera. Questo non è giusto. Chi mi ripaga di questi danni? La mia carriera è stata devastata".