Non inizia bene l’avventura degli atleti azzurri ai campionati europei di atletica in corso da questa mattina ad Amsterdam. Dei diciassette in gara solo sette superano il primo turno, per tutti gli altri fatale la prima prova di qualificazione. Vediamo nel dettaglio le gare della mattinata, disciplina per disciplina.
Salto in alto donne: accedono alla finale in programma giovedì sia Alessia Trost che Desirée Rossit, entrambe qualificate con la misura di 1,89 metri. Si ferma a 1,85 Erika Furlani, la prima delle eliminate.
100 ostacoli donne: bene Giulia Pennella che s’aggiudica la prima batteria con il primato stagionale, facendo fermare il cronometro sul tempo di 13”04 (+1,3 il vento). Meno fortunata la prova di Micol Cattaneo che con 13”34 non riesce a superare il primo turno.
- 200 metri donne: eliminate sia Irene Siragusa che Marina Amidei, che corrono le loro batterie rispettivamente in 23”87 e 23”79, due tempi insufficienti per accedere al turno successivo.
Disco donne: conquista la finale migliorando il primato personale Stefania Strumillo che scaglia l’attrezzo a 59,80 metri. Male invece sia Capoferri (m.53,16) che Anniballi (m.51,65) entrambe al di sotto delle loro potenzialità.
100 metri: impressiona il gioiellino dello sprint Filippo Tortu, al primo anno della categoria juniores si aggiudica con grande autorità la batteria in 10”25 (vento +0,6) ad un solo centesimo dal primato italiano di categoria. Bene anche il campano Massimiliano Ferraro che con 10”26 migliora nettamente il primato personale ed accede in semifinale. Eliminato, invece Galbieri con il tempo di 10”48.
400 metri: ammessi di diritto in finale la campionessa europea Libania Grenot ed il neo primatista italiano Galvan, vengono eliminate Chigbolu per squalifica (invasione di corsia), Marta Milani con un insufficiente 54”85 e Giuseppe Leonardi, ultimo della sua batteria con 47”68.
Salto in lungo: si qualifica per la finale (seppure con la dodicesima piazza) Marcell Jacobs. Il bresciano d’adozione salta 7,80 metri, misura che lo porta a superare il turno alle spese dell’iberico Okutu.