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Una vittoria voluta e costruita con una batteria autoritaria (50”43) prima dell’ultima prova davvero impressio nante, dove Libania mostra grandissima grinta e sicurezza di sé: giro di pista superbo, chiuso in 50”73, ovvero mezzo secondo prima della francese Flora Guei, tre quarti di secondo davanti alla britannica Aniyka Onuora (51.47) ed oltre otto decimi meno del crono della campionessa olimpica, Christine Ohuruogu, quarta in 51”55.
In gara anche Matteo Galvan, l’atleta vicentino impegnato nella finale dei 400 uomini che, dopo l’exploit nelle batterie con il record italiano eguagliato in 45”12, non è riuscito a ripetersi nella serata più importante. Ottavo tempo (45”80) per il giovane azzurro nella gara vinta dal britannico Martin Rooney davanti al ceco Pawel Maslak e all'olandese Liemarvin Bonevacia.