L'Italia potrebbe sognare in grande nell'atletica leggera alle prossime Olimpiadi di Rio grazie ad Hannah Cunliffe. La 20enne sprinter americana di Seattle, considerata fin da quando aveva 15 anni una promessa sui 100 e 200 metri, ha infatti avviato le pratiche burocratiche per ottenere la cittadinanza italiana in virtù delle origini dei trisnonni, Giovanni Manza e Giulia Rende, originari della Calabria, più precisamente di Figline Vegliaturo.
"Ci proviamo", ha fatto sapere il presidente del Coni Giovanni Malagò. La Cunliffe, che vanta primati personali di 10"99 nei 100 e 22"71 nei 200, tempi in linea con i primati italiani di Manuela Levorato con 11"14 sui 100 e 22"60 sui 200. Se la pratica per la cittadinanza si sblocca in poco tempo, Hannah potrebbe correre in pista con la maglia azzurra già ai prossimi Europei di Amsterdam dal 6 al 10 luglio, prova generale in vista di Rio. Il presidente della Fidal Giomi smorza i toni: "Se viene a darci una mano siamo felici ma non viene a salvare la patria. Si inserirebbe in un team già di grande spessore".
La Cunliffe viene da una famiglia di sportivi: la madre Michelle è una mental coach, il padre Mike è il suo allenatore e lavora presso Seattle Speed Track Club e il fratello Sam (Hannah ha anche altre sei sorelle) è un'ala piccola 195 cm che gioca a basket ad Arizona State University. Ora non resta che attendere anche se ci sono degli ostacoli che potrebbero impedire il cononamento del sogno azzurro: il primo è capire se il trisnonno Giovanni aveva mantenuto cittadinanza italiana, e il secondo se la Iaaf darà il via libera visto che Hannah ha già corso con i colori degli Usa in occasione dei Mondiali Youth del 2013.