Andrew Howe ha le idee chiare e nemmeno l'infortunio al tendine d'Achille gli toglie sicurezza. Il saltatore in lungo e velocista azzurro affronterà presto la riabilitazione dopo l'intervento chirurgico, convinto di poter tornare ai livelli che gli competono, quelli che gli regalarono la medaglia d'argento ai Mondiali di Osaka nel 2007: "Il tempo che ho perso lo saprò recuperare - racconta a Max, in edicola dal 2 agosto -. Non mollo e non mollerò mai. Ci vogliono grinta, determinazione e rabbia. Se non vali, nello sport non fai niente".
La vita sportiva potrebbe presto diventare vita politica: "Mi piacerebbe un giorno provarci con la politica - continua Howe -. Contribuire con le mie idee al ricambio generazionale. Obama? Troppa retorica su di lui, il solo fatto che sia nero e figo non vuol dire che faccia le cose per bene. Non si giudica la gente dalla pelle, in ogni senso". Il 26enne italo-americano racconta infine le sue passioni al di fuori di gare e allenamenti: "Sono un ragazzo di provincia, mi piace la vita vera, stare con gli amici e suonare la batteria con la mia band di alternative rock, i Craiving. La tv? Non la seguo granché, soprattutto non amo i reality. Purtroppo i ragazzi oggi vanno troppo dietro a queste fesserie".