"A causa della mie origini somale vengo fermato ogni volta alla dogana degli Stati Uniti". A rivelarlo è il fondista britannico Mo Farah, vincitore di due medaglie d'oro ai Giochi di Londra. Farah ha confessato in un'intervista al "Sun on Sunday" che ogni volta che viaggia negli Stati Uniti è sottoposto a lunghi interrogatori per via delle sue origini somale. Nell'ultima occasione il vincitore nei 5mila e nei 10mila metri è stato fermato a Portland, nell'Oregon, dove si trovava con la famiglia per il Natale.
"Questa volta ho perfino tirato fuori le mie medaglie affinché sapessero chi sono - ha raccontato il fondista -, ma i funzionari statunitensi non ci hanno fatto il minimo caso". Farah è nato in Somalia ma si è trasferito a otto anni nel Regno Unito con suo padre, nato in Inghilterra.
"Una volta ero in Oregon con il visto turistico - ha raccontato - ed ho dovuto lasciare il paese e poi rientrare come residente grazie al documento che il mio sponsor mi aveva procurato. Sono volato per stare quattro giorni a Toronto, ma quando poi sono tornato a Portland mi hanno fermato e detto che ero sotto inchiesta per terrorismo, e che dovevo stare in stand-by, o tornare a Toronto, per almeno 90 giorni. Non sapevo come fare, e se non fosse stato per il mio allenatore, che aveva un amico alla Fbi grande appassionato di atletica, solo Dio sa cosa sarebbe successo: probabilmente sarei ancora a Toronto".