Sesta giornata dei Mondiali di atletica in corso a Daegu, in Corea del Sud. Festeggiano gli Stati Uniti, che conquistano tre medaglie d'oro sulle sei disponibili. Nel salto in alto maschile, Jesse Williams conquista il titolo con 2.35 metri saltati alla prima prova, davanti al russo Aleksey Dmitrik e al bahamense Trevor Barry. Il bis qualche minuto dopo con Jennifer Barringer Simpson, che s'impone in volata sui 1500 metri davanti alla britannica Hannah England e alla spagnola Natalia Rodriguez. Infine Lashinda Demus, che coglie l'oro sui 400 ostacoli dopo i due argenti del 2005 e del 2009: la statunitense vince in 52"47 (migliore prestazione mondiale stagionale), precedendo la giamaicana Melaine Walker e la russa Natalya Antyukh.
L'ucraina Olha Saladuha è la campionessa iridata del salto triplo: la misura di 14.94 metri le vale il titolo, 5 centimetri in più dell'argento della kazaka Olga Rypakova e 10 in più del bronzo della colombiana Caterine Ibarguen. Solo sesta la dominatrice della specialità, la cubana Yargeris Savigne, infortunatasi nel corso della finale. Il keniano Ezekiel Kemboi bissa l'oro di Berlino 2009 sui 3000 siepi: successo senza storia in 8'14"85 davanti al connazionale Brimin Kiprop Kipruto e al francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad. Infine entusiasmante rimonta nel rettilineo finale dei 400 ostacoli uomini del britannico David Greene, che con 48"26 regola il portoricano Javier Culson e il sudafricano L.J. Van Zyl.