Alex Schwazer sente profumo di Olimpiadi. Il marciatore azzurro, oro a cinque cerchi nella 50 km di Pechino 2008, ha realizzato il primato italiano sulla distanza dei 20 km al Lugano Trophy, in Svizzera. L'obiettivo dell'altoatesino era quello di preparare al meglio l'appuntamento di settimana prossima a Dudince, in Slovacchia, per ottenere lo standard di partecipazione ai Giochi di Londra.
E invece il 27enne dei Carabinieri con l'1h17'30" non solo ha migliorato il proprio limite personale (1h18'24", realizzato sempre sul tracciato svizzero due anni fa), ma ha centrato il record italiano e il sesto crono mondiale di tutti i tempi, a soli 14 secondi dal primato assoluto del russo Vladimir Kanaykin. Quella di Schwazer è inoltre la miglior prestazione del 2012: scavalcato l'1h17'47" marciato dal russo Andrey Ruzavyn il 18 febbraio scorso in patria, a Sochi.
"Questo tempo - racconta Michele Didoni, tecnico di Schwazer - è l'ovvia conseguenza del grande momento di forma che Alex sta vivendo. E' uscito un tempo di rilievo mondiale, anche superiore alle previsioni, e io non posso che essere contento. Quando un atleta va così, ci si può preoccupare?".