Atletica, Tamberi: "E' un incubo, addio mia Rio"

Pubblicato il 16 luglio 2016 alle 14:47:48
Categoria: Atletica
Autore: Redazione Datasport.it

"Addio Rio, addio mia Rio!". Parla alla città brasiliana sede delle Olimpiadi 2016 come se fosse una fidanzata persa Gianmarco Tamberi, il saltatore in alto italiano, fresco di primato nazionale, dopo aver appreso la notizia che non potrà gareggiare ai Giochi a causa di un infortunio alla caviglia sinistra rimediato ieri sera a Montecarlo sulla stessa pedana nella quale poco prima aveva superato 2.39 e stabilito il nuovo record azzurro.

Gimbo vede andare in frantumi il sogno olimpico, una gara in cui sulla carta aveva buone possibilità di conquistare una medaglia. "Svegliatemi da questo incubo... Ridatemi il mio sogno vi prego... Tutti questi anni solo per quella gara, tutti questi sacrifici solo per quel giorno... vorrei dirlo, vorrei urlarlo che tornerò più forte di prima, ma ora davvero riesco solo a piangere!", prosegue il post su Instagram del campione europeo del salto in alto.
 


Poi, parlando coi cronisti, ha detto ancora: "Più che arrabbiato sono dispiaciuto. Cosa dovevo fare? Non avrei potuto fare qualcosa di diverso. Dire che non avrei dovuto provare i 2.41 è da stupidi, non ha senso. Chi fa questo sport sa come funziona. Quando ti senti bene provi a fare il record, perché non sempre stai così bene. A un mese dall'Olimpiade, poi, arrivare a Rio dopo aver saltato 2.40 mi avrebbe dato una sicurezza diversa".

Ora Tamberi deve decidere cosa fare, se operarsi oppure puntare su un recupero senza intervento. In ognuno dei due casi sono previste due settimane di immobilizzazione dell'arto, due di mobilizzazione parziale e tre mesi di riabilitazione. La prognosi è quindi di 4 mesi perché possa tornare operativo. Gimbo resterà a Pavia, poi entro lunedì scioglierà queste riserve sul suo immediato e difficile futuro.