Il Vicente Calderon ribolle per Fernando Torres. 45mila i tifosi che hanno riempito gli spalti dello stadio dei Colchoneros per accogliere il Nino nel giorno della sua presentazione ufficiale: non un giocatore qualunque ma il ragazzo simbolo cresciuto nella cantera che nel 2007 il club fu costretto a vendere per evitare il fallimento. Ora è tornato ed è una festa nel giorno successivo al 3-1 della squadra di Simeone al Levante nel primo match del 2015 della Liga.
Torres, arrivato dal Milan, ha detto in sala stampa davanti agli oltre 200 giornalisti accreditati: "Voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile il mio ritorno, Simeone è stato molto importante, mi ha dato grande fiducia e spero di capire rapidamente ciò che vuole da me in campo: non vedo l’ora di iniziare a giocare. Ci sono ancora tante cose che voglio vincere, voglio farlo qui: ho visto da fuori la forza di questo gruppo campione di Spagna, ora voglio sperimentarla e godermela dall’interno".
Poi ancora: "Sette anni fa il mio addio fu necessario per me e per il club, è stata la scelta più difficile della mia carriera. Abbiamo subito una partita importante contro il Real Madrid, ci sarà un’atmosfera importante: al Calderón abbiamo bisogno di gente che ci supporti, come ha sempre fatto". Il Nino ha scelto la maglia numero 19 (la 9 è sulle spalle di Mandzukic), che fino allo scorso anno apparteneva a Diego Costa.
. @Torres lanza balones a la afición en un Calderón abarrotado por miles y miles de atléticos #TorresHaVuelto pic.twitter.com/FDEUGXKqwM
— Atlético de Madrid (@Atleti) 4 Gennaio 2015