Rafael Nadal è diventato un maestro anche sul cemento. In finale a Cincinnati il maiorchino batte con un doppio 7-6 lo statunitense Isner, vince per la prima volta in carriera il torneo dell'Ohio e prolunga la sua striscia positiva sulla superficie più dura, quella tradizionalmente a lui meno congeniale, a 15 partite. A Isner, che torna a casa a testa alta, resta la soddisfazione di avere eliminato Djokovic ai quarti e Del Potro in semifinale.
Con Nadal, però, il gigante statunitense non è riuscito a compiere il terzo miracolo in pochi giorni. In vantaggio 6-5 nel primo set, ha sprecato due set point consecutivi sul 40-15 subendo il ritorno dello spagnolo, capace di annullare un terzo set point al tie-break per poi chiuderlo sul 10-8. Copione simile nel secondo set: Nadal annulla una pericolosa palla break sul 3-3, poi domina Isner al tie-break vincendo 7-3 e aggiudicandosi match e torneo. Il punto decisivo arriva con uno splendido lungo linea dopo un'ora e 54 minuti di gioco.
Nadal, che nel 2013 non ha ancora perso sul cemento, può festeggiare il titolo numero 59 in carriera, il nono quest'anno e il 26esimo nei Masters 1000. Il trionfo di Cincinnati segue di una settimana quello di Montreal. Alla vigilia degli Us Open, che scatteranno lunedì a New York, lo spagnolo fa davvero paura: il ruolo di favorito numero uno spetta a lui.