"Mi fa piacere che l'Uefa non preveda partite a porte chiuse all'Europeo, è un modo per non abituarsi a qualcosa di disumano". Lo ha dichiarato il portiere e capitano della Nazionale azzurra, Gigi Buffon, alla vigilia dell'amichevole di Udine contro la Spagna, una partita che si giocherà a due giorni dagli attentati che hanno colpito Bruxelles. "La reazione che ho avuto non è stata forte come quella che ho avuto per Parigi - le parole di Buffon - e mi sono chiesto se queste cose stiano diventando normali. Mi auguro che manteniamo la lucidità per sentirci sempre sconvolti da queste aggressioni alla nostra libertà".
Si prova a parlare anche di calcio giocato e a Buffon viene chiesto cosa proverà quando ritroverà sulla sua strada Iker Casillas, uno dei suoi avversari storici: "Non è usuale incontrarsi così tante volte in un arco temporale così vasto - dice il portiere della Juventus che la scorsa domenica ha portato a 974 minuti il record di imbattibilità in Serie A -. Questo vuol dire che siamo stati fortunati e furbi nello scegliere il ruolo giusto. Abbiamo fatto qualcosa in più del normale per essere ancora qui a giocare queste partite. Io credo di essere convocato perché lo merito. Nel calcio come nella vita esistono delle regole, un allenatore vuole vincere e fa le scelte per vincere".
Prima del calcio d'inizio di Italia-Spagna verrà osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime di Bruxelles e delle studentesse universitarie che hanno perso la vita a bordo di un bus a seguito del terribile incidente stradale dei giorni scorsi. La decisione è stata presa di comune accordo dalle due federazioni.