E' arrivata la prima, clamorosa sorpresa agli Australian Open. Novak Djokovic, numero due al mondo e sei volte vincitore in carriera a Melbourne, è stato infatti eliminato al secondo turno dall'uzbeko Denis Istomin che si è imposto in cinque set col punteggio di 7-6, 5-7, 2-6, 7-6, 6-4 dopo quasi cinque ore di gioco. La sconfitta di Djokovic è epocale: Nole non perdeva al secondo turno di uno Slam dal 2008, quando a Wimbledon si arrese a Safin.
Quella di Denis Istomin è una vittoria davvero storica perché interrompe il dominio di Re Nole (vincitore delle ultime due edizioni degli Australian Open) e di fatto apre la crisi del serbo che aveva mostrato di essere in calo già nella seconda parte del 2016, poi concluso con la perdita dello scettro di numero uno al mondo. "Denis ha meritato di vincere, ha giocato bene nei punti importanti - le parole di Djokovic che a fine partita commenta il ko con Istomin -. Non posso non fargli i miei complimenti. E' stata una partita lunga, non sono riuscito a tenere la giusta intensità". A destare sconcerto tra gli spettatori della Rod Laver Arena è stato soprattutto il quinto e decisivo set nel quale Nole è apparso visibilmente affaticato: il successo di Istomin, che ha fatto del servizio la sua arma migliore, arriva dopo 4 ore e 50 minuti di battaglia e appare meritato.
Nelle altre partite del singolare maschile nessun problema per Milos Raonic, semifinalista lo scorso anno, che si libera in tre set del lussemburghese Gilles Muller battendolo 6-3, 6-4, 7-6. Ora se la vedrà con il francese Gilles Simon, un altro avversario da prendere con le molle. Qualificazione al terzo turno in scioltezza per il 37enne Ivo Karlovic che elimina con un triplo 6-4 l'australiano Andrew Whittington: il prossimo avversario sarà il belga David Goffin, reduce dal successo in tre set contro il ceco Radek Stepanek (6-4, 6-0, 6-3).