L'ultimo punto salutato da un urlo, poi l'abbraccio tra loro e quello con le avversarie battute. Quindi i sorrisi prima della premiazione e le foto con la coppa. Per Sara Errani e Roberta Vinci è un protocollo che sta diventando un'abitudine. In ogni parte del pianeta. Questa volta è capitato in Australia, dove la coppia azzurra ha conquistato gli Australian Open, la terza prova dello Slam vinta in carriera. Una vittoria che dice ancora una volta in modo chiaro che le più forti sono loro, che il numero uno della classifica Wta di specialità non mente. Il torneo di Sara e Roberta non è stato una passeggiata - le due vittorie per 7-5 al terzo contro Hsieh Peng agli ottavi e con le Williams ai quarti sono lì a dimostrarlo - ma ogni volta che è servito alzare il livello di gioco, ogni volta che il match richiedeva qualcosa in più le azzurre hanno risposto presente. Anche la finale non è stata semplice perché la coppia di casa formata da Casey Dell'Acqua e dalla giovanissma Ashleigh Barty, appena 16 anni ma molto sensibilità nel braccio e un gioco di volo apprezzabile, ha recitato alla perfezione il ruolo di outsider, giocando senza la pressione del pronostico. Vinto il primo parziale con un netto 6-2, Roberta e Sara sono andate avanti di un break anche nel secondo, ma dal 2-1 e servizio (con palla del 3-1) hanno subìto il ritorno delle avversarie. Un break sul 4-3 porta al pareggio le padrone di casa che a inizio del set decisivo strappano il servizio alle azzurre. E' un momento delicato, al quale le azzurre reagiscono alla grande; contro break immediato e cambio di marcia improvviso che porta a un rapido 6-2. Poi la cerimonia della premiazione. Per Sara e Roberta, che si confermano al numero uno del mondo nella specialità, si tratta del terzo torneo dello Slam in carriera dopo la doppietta Roland-Garros-US Open messa a segno nel 2012. E' inoltre la rivincita sulla finale persa lo scorso anno in Australia. Nel palmarés delle azzurre, tra le prove dello Slam manca a questo punto soltanto Wimbledon: l'anno scorso l'erba inglese riservò loro una doppia delusione, prima nel torneo "tradizionale" di giugno, poi nella prova olimpica di agosto. In entrambi i casi uscirono nei quarti di finale. Una delusione alla quale reagirono un mese dopo, a settembre, vincendo gli Usa Open. Ora la conferma in Australia. Sì, le più forti sono loro.