Dopo sei ore è terminata l'autopsia sul corpo di Piermario Morosini, deceduto durante Pescara-Livorno di sabato scorso. "Non ci sono situazioni macroscopiche evidenti che ci permettano di determinare la morte del ragazzo. Ora sono necessari ulteriori approfondimenti anche di carattere tossicologico", ha detto Cristian D'Ovidio, il medico legale che ha effettuato l'autopsia sul 25enne centrocampista bergamasco. Si potrebbero escludere quindi l'infarto e l'aneurisma cerebrale come cause della morte mentre l'attenzione dei medici si sarebbe concentrata sull'accertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell'organo e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore.
La salma, che verrà ricomposta e consegnata ai familiari, già nelle prossime ore partirà verso Livorno dove verrà allestita la camera ardente: il nullaosta delle autorità dovrebbe arrivare in serata quindi è probabile che il trasferimento avverrà nella mattinata di domani. Per conoscere le cause che hanno determinato il decesso di Morosini bisognerà invece attendere almeno trenta giorni, il tempo di effettuare gli esami di laboratorio su organi e tessuti.